Carità non disgiunta dalla giustizia sociale, ascolto degli ultimi, vicinanza a chi è in condizione di povertà (che non è solo materiale), a chi soffre, agli affamati di pane e di relazioni. L’insegnamento di don Dante Clauser, il “prete di strada” scomparso l'11 febbraio di un anno fa, è vivo e più che mai attuale, in questo tempo aggredito dalla crisi economica. Lo hanno bene espresso quanti hanno voluto ricordarlo lo scorso martedì 11 febbraio, raccogliendo l'invito della cooperativa Punto d'incontro.