Come ogni anno, lo scorso venerdì 6 agosto, nel giorno della Trasfigurazione del Signore, si è celebrata la festa dell’associazione Foedus Sacerdotale, di cui fanno parte attualmente 82 sacerdoti della Diocesi di Bolzano-Bressanone e 31 di quella di Innsbruck.
La celebrazione, nel duomo di Bressanone, quest’anno ha visto la presenza di tre vescovi, tra cui anche il vescovo emerito di Trento Luigi Bressan, oltre ad Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone ed Hermann Glettler, vescovo di Innsbruck, nonché del cardinale Walter Kasper.
Il Foedus Sacerdotale Bauzanense-Brixinense, istituito nel 1553 nel duomo di Bressanone e oggi guidato dal sacerdote altoatesino Fabian Tirler, è una forma di comunità sacerdotale vissuta, con l’obiettivo di promuovere la solidarietà e le relazioni fra il clero altoatesino e quello tirolese. L’associazione ha la sua sede in duomo presso l’altare della Trasfigurazione, fatto costruire dagli stessi membri del Fœdus Sacerdotale.
Il cammino comune che la Chiesa ha intrapreso con il prossimo Sinodo dei vescovi e il coinvolgimento delle Diocesi è stato al centro dell’omelia del vescovo Glettler: “Papa Francesco ha proposto per l’intera Chiesa un processo di rinnovamento, il cammino sinodale. Inizierà in tutte le Diocesi del mondo il 17 ottobre.“ Il vescovo di Innsbruck si è quindi domandato: “Cos’è la Chiesa? In futuro sarà solo un soggetto che gestisce le proprietà? La Chiesa ha bisogno di luoghi, ha bisogno di liturgia, ha bisogno di catechesi, ma ha anche bisogno del coraggio di ripartire nuovamente, di aprirsi nuovamente. Non difendere e resistere, ma ripartire: questa è la sinodalità. Il cammino sinodale non dovrà quindi occuparsi solo di questioni ecclesiali, ma accogliere tutto“, ha sottolineato Glettler.
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