La situazione del lago della Serraia preoccupa gli ambientalisti di Legambiente Trentino – Alto Adige e Associazione per il WWF Trentino, che con un comunicato congiunto denunciano il “continuo degrado della qualità delle acque, l’impoverimento della fauna ittica e la perdita di biodiversità” del bacino situato nel Comune di Baselga di Pinè.
Alla base delle criticità, denunciano Legambiente e WWF -, il pompaggio di acqua dal lago della Serraia da parte di Dolomiti Edison Energy, – ed il posizionamento del punto di prelievo a ridosso dell’affluente Fos Grant – considerato eccessivo e “dannoso per la vita del Lago, perché aumenta il tempo di ricambio effettivo e riduce il potere di autodepurazione”.
“Dal 1997 si sta ripetendo il drammatico fenomeno dell’esplosione algale che trasforma le azzurre acque del Lago in uno stagno dal colore verdastro“, spiegano le associazioni, che a supporto della tesi portano un recente studio della stessa Dolomiti Edison Energy, che definisce il lago “uno dei più inquinati della Provincia”. Per questo WWF e Legambiente annunciano l’intenzione di supportare l’azione dei Comuni locali, volta a costringere la Provincia di Trento ad intervenire, “di fronte all’assenza di misure concrete ed efficaci per il recupero e la salvaguardia del Lago e all’inutilità di quelle sperimentate in oltre vent’anni, di fronte al rischio che la procedura in corso per il rinnovo della concessione a Dolomiti Edison Energy condanni il Lago alle attuali condizioni per i prossimi trent’anni”.
Le due associazioni evidenziano “la probabile correlazione tra gli eccessivi pompaggi e la formazione delle alghe” e “l’inutilità del “sistema di ossigenazione delle acque mediante pompaggio e miscelamento dell’acqua anossica con ossigeno puro”, installato con un pesante onere economico dalla stessa Provincia. Non solo: si dimostra come l’eccessivo e ingiustificato pompaggio abbia drasticamente impoverito il rio Silla, emissario del lago della Serraia, con pesanti ricadute sulla quantità e qualità delle acque dello stesso rio, delle sue risorse ittiche e la mancata soddisfazione delle esigenze dei piccoli concessionari di acque del rio ad uso idroelettrico”.
In conclusione, WWF e Legambiente denunciano come, ad oggi, il “Tavolo tecnico per il risanamento del Lago di Serraia” non abbia prodotto decisioni e misure concrete, mentre anche a fronte di numerose richieste e sollecitazioni, Dolomiti Edison Energy si rifiuta di sospendere i pompaggi: “In questo momento è quindi concreto il rischio che il rinnovo trentennale della Concessione condanni l’ambiente del Lago, già sottoposto alle notevoli pressioni dovute all’artificializzazione delle sue sponde, alla presenza di vent’anni di fanghi altamente azotati sul fondo, alle coltivazioni di piccoli frutti, ad un ulteriore ed irreparabile degrado. Per questo le Associazioni ambientaliste ritengono che sia giunto il momento di ripensare completamente il ruolo del lago entro l’Altopiano di Pinè: non più come un passivo erogatore di servizi ecosistemici, ma come elemento di raccordo tra montagna e fondovalle da preservare. Per questo hanno chiesto nella diffida inoltrata alla Provincia che si proceda in particolare all’ “immediato ordine alla Dolomiti Edison Energy s.r.l. di arrestare le azioni di pompaggio delle acque del lago della Serraia”, anche in supporto delle dettagliate osservazioni alla procedura di rinnovo della concessione dell’impianto idroelettrico di Pozzolago, presentate dai comuni di Baselga di Pinè e Bedollo, chiedendo inoltre la realizzazione di uno studio approfondito che individui precisamente e definitivamente le cause delle protratte fioriture algali”.
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