In Val Calamento, una panchina da record con il legno di Vaia

La panchina “da record” di 25 metri realizzata dal Museo Etnografico del Legno con gli schianti di Vaia

È la panchina in legno, in unico pezzo, più lunga d’Italia. Esattamente 25 metri. Si trova in Val Calamento, in località Prà dell’Ovo, nel comune di Carzano. È stata costruita dai volontari dell’associazione Amici della Baita dei Carzaneri che da qualche anno gestiscono il Museo Etnografico del Legno, realizzato all’interno dell’antica malga.

Tutto è nato dopo la tempesta Vaia che, nell’ottobre del 2018, anche in Calamento ha messo a terra centinaia di metri cubi di legname. Diversi alberi sono caduti anche nelle vicinanze del Museo e uno di questi, un grande abete rosso della lunghezza di 38 metri, è stato recuperato grazie alla collaborazione dei forestali della zona. Deus ex machina dell’iniziativa il dinamico presidente dell’Associazione Amici della Baita dei Carzaneri Silvano Capra con i forestali che si sono occupati del taglio e del trasporto della pianta fino al Muse.

A tutto il resto ci hanno pensato i volontari dell’associazione, giorni e settimane di lavoro per togliere la corteccia, essiccare il legno e, finalmente, posizionarla proprio davanti alla sede del Museo. Ore e ore di lavoro, mani esperte che si sono dedicate alla costruzione della panchina in legno, pezzo unico, più lunga d’Italia.

Un record da Guiness dei Primati, strappato a Folgaria per 3 metri. Molti anni fa, infatti, ne era stata realizzata una da 22. L’associazione Amici della baita dei Carzaneri si occupa della custodia e della manutenzione del Museo, dell’area adiacente e del sentiero etnografico del legno. La struttura è aperta tutte le domeniche, fino al mese di settembre, con ingresso libero e gratuito dalle 10 alle 17 (info: amicidellabaita@gmail.com). Per domenica 18 luglio è in programma alle 15 un incontro con Mario Cerato, si parla delle vicende storiche del torrente Maso in Val Calamento, il 25 luglio, dalle 10 alle 12, nel prato antistante il Museo è in programma un laboratorio creativo di ghirlande.

Un Museo, quello di Prà dell’Ovo che vuole raccontare con oggetti, fotografie e bacheche esplicative la storia dell’esbosco nel passato. L’edificio è diviso in due piani: al piano terra si racconta la prima lavorazione del legno, partendo dalla gestione del bosco, all’abbattimento dell’albero e al trasporto a valle. In quello superiore si possono ammirare gli strumenti utilizzati per la seconda lavorazione del legno: pialle, seghe, trivelle e straordinari strumenti in legno utilizzati una volta nella vita quotidiana.

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