“Come approcciamo questi giovani, come ci presentiamo?”. C'era qualche preoccupazione iniziale per chi aveva il compito di invitare i propri coetanei ad entrare nella chiesa di San Pietro per un momento di dialogo e preghiera. Tra chi ha accettato questa sfida, Cristina Plancher, docente al collegio Arcivescovile di Trento, che racconta come si è sciolta ogni incertezza: “Era per tutti noi molto importante rendere partecipi altri giovani di questa gioia dell'incontro che noi abbiamo fatto con Gesù, ci stava a cuore che anche loro potessero fare questo incontro. Così alla fine siamo andati a testa alta, con molta convinzione, perché ci siamo resi conto che non dovevamo avere paura di nulla”.
Alla fine della serata, dopo molti incontri nello stile dell'ascolto e del dialogo, la sensazione è di aver contribuito a realizzare qualcosa di bello. “Moltissimi di loro ci hanno accolto comunque molto bene, – racconta Cristina – ci hanno ascoltato, sono rimasti incuriositi di questa nostra proposta e, magari stranamente rispetto alle aspettative, hanno raggiunto la chiesa”.
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