Borse di studio, gli studenti chiedono più tempo per i crediti

Dopo la petizione, sottoscritta da più di 300 studenti, che chiedeva lo slittamento della scadenza necessaria per l’ottenimento dei crediti richiesti per l’idoneità per la borsa di studio, viste le difficoltà attraversate in tempi di Covid, la richiesta è stata portata all’attenzione dell’Opera Universitaria, davanti la cui sede si sono dati appuntamento decine di studenti.

“Per ottenere i benefici economici relativi il diritto allo studio bisogna raggiungere un numero di crediti variabile da corso di studio a corso di studi (ma comunque fra i più alti in italia) entro la fine di luglio, escludendo dal conteggio la sessione di settembre. Questo crea di fatto enormi disagi agli studenti, e la pressione derivante dallo stress e dallo sforzo dettati dai tempi brevi che inoltre obbligano gli studenti ad accettare qualsiasi voto è stata ulteriormente aggravata dalla attuale situazione pandemica“, spiegano i giovani, che dopo il primo incontro con l’Opera universitaria di qualche giorno fa, riferiscono di aver ottenuto semplicemente “la paternalistica risposta di studiare di più, denigrando così come fannulloni degli studenti in oggettive difficoltà materiali. Questo non è però un problema individuale ma di tutti i borsisti”. 

Come sottolineato da una studentessa borsista nello studentato: “Chi necessita di una borsa di studio ha una situazione economica familiare difficile e su di noi borsisti in quanto provenienti dalle classi popolari la pandemia si è abbattuta con particolare ferocia, aggravando le disuguaglianze sociali pre-esistenti. La situazione è altrettanto grave per gli studenti internazionali, vi sono delle soglie di credito altissime che se non raggiunte possono risultare nell’obbligo di dover restituire cifre fino a 5000 euro. Per questo motivo sarebbe il minimo che l’Opera Universitaria accetti le nostre istanze, in modo da garantire agli studenti borsisti in difficoltà di non dover abbandonare gli studi. Precisamente noi demandiamo di spostare al 30 di settembre la scadenza per ottenere i crediti necessari all’ottenimento della borsa di studio, in modo da far rientrare nel conteggio pure la sessione di settembre. Come seconda alternativa chiediamo di abbassarne a 20 il numero necessario per ottenere la borsa, dato che Trento figura tra i più alti d’Italia. Come ultima rivendicazione vogliamo l’aumento del numero di crediti bonus disponibili e renderli utilizzabili per l’ottenimento della seconda rata della borsa di studio. Al momento l’Opera ne mette a disposizione solamente cinque che non vanno a coprire nemmeno l’esame più leggero: devono diventare non di meno di 14 equivalenti all’esame più pesante della facoltà di ingegneria. Chiediamo all’Opera risposte tempestive, perché la sessione di luglio sta per finire e con essa l’ultima possibilità di conseguire i crediti necessari. Quanto a noi, non ci fermeremo finché non otterremo soluzioni reali e non degli interventi minimi di facciata, anche perché Opera ed Università hanno tutti gli strumenti per poter ovviare a questa situazione”.

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