È previsto per il prossimo fine settimana in Val di Sole l’evento chiamato “B*E*A*T EPIC“, un viaggio di 60 chilometri in bicicletta elettrica, attraverso quattro valli e due passi alpini ad un’altezza di oltre 2500 metri sul livello del mare. Niente di strano, se non fosse che il luogo della partenza del tour, presso Santa Gertrude, si raggiunge in elicottero. L’esperienza è condita “da paesaggi selvaggi e incontaminati, sentieri tecnici e adrenalinici e un emozionante volo in elicottero fino in Alto Adige!”, promettono gli organizzatori.
Un programma aspramente criticato dalla consigliera provinciale dei Verdi Lucia Coppola, che denuncia: “Dopo aver offeso in questi ultimi anni la montagna con mega concerti in alta quota e gare motoristiche in zone delicate di grande valore naturalistico, ora ci siamo inventati (o meglio abbiamo copiato) un altro evento sportivo turistico: la discesa in bici (elettrica) dalle cime, raggiunte in elicottero, mezzo molto utile e spesso indispensabile soprattutto nei casi di emergenza, ma molto rumoroso ed inquinante e per tale ragione il suo uso è limitato ormai in molte aree”.
Coppola ricorda come negli anni ’80 il Trentino si sia dotato di una legislazione piuttosto restrittiva per limitare i sorvoli non strettamente necessari: “In molte zone – non solo in Trentino – l’uso dell’elicottero per sorvoli turistici o attività di eliski o elibike è vietato e questa, fortunatamente, è una normativa che si va estendendo anche a zone al di fuori dei parchi e delle aree tutelate. Le montagne trentine sono frequentate da chi ama il silenzio e non certo i rumori. Molti lamentano che non tutti i sentieri siano compatibili con chi pretende di transitare a bordo di una bicicletta. Ovviamente viene arrecato un disturbo alla fauna locale. Infine non vanno sottovalutati nemmeno i rischi connessi all’attività del volo in elicottero: gli incidenti non sono infrequenti”. Questi i motivi per cui la consigliera provinciale chiede alla Provincia di intervenire per vietare queste manifestazioni. “È evidente che a fronte di modesti o inesistenti ricavi per le attività economiche legate al turismo estivo – si tratta in definitiva di pochi ciclisti – il danno di immagine è rilevante per territori vocati per un turismo tranquillo, nel silenzio della natura a contatto in certi casi con la fauna locale. E queste pratiche avranno importanti ricadute negative non solo sotto il profilo della tutela ambientale, ma anche sotto il profilo economico. Insomma, chi frequenta il Trentino per la tranquillità, il silenzio, l’aria incontaminata cambierà destinazione”, conclude Lucia Coppola.
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