E' morto a 98 anni lunedì 5 maggio all'infermeria dei cappuccini a Rovereto padre Casimiro Bonetti. L'anziano religioso ha avuto un ruolo importante nella vocazione della fondatrice dei Focolari Chiara Lubich come ricorda in una nota l'attuale presidente Chiara Voce: “Fu lui, infatti, che il 7 dicembre 1943, accolse la consacrazione a Dio di Chiara Lubich. Fu lui che in diverse circostanze si rivelò strumento di Dio. Si pensi – continua Chiara Lubich – alla risposta data a Chiara, avendone colto la generosità: “Si ricordi signorina: Dio la ama immensamente!”. O al pensiero da lui espresso il 24 gennaio 1944 a proposito del momento più doloroso della passione di Gesù, che a suo parere era da individuare quando Egli gridò: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mt 27,46)”. Spiega Maria Voce: “Tali affermazioni, di cui egli stesso si è poi stupito riconoscendole frutto dell’agire dello Spirito Santo, hanno avuto nell’anima di Chiara Lubich una risonanza particolare. Grazie al carisma da Dio a lei donato, esse, insieme ad altre intuizioni da lei avute, sono divenute nel tempo fondamenti della spiritualità dell’unità che anima la vita del Movimento dei Focolari”.
Padre Casimiro, dopo 52 anni dedicati alla rivista delle missioni cappuccine (come direttore) e poi ai fedeli della parrocchia romana di Sant'Ippolito, aveva dichiarato in un'intervista a vita Trentina nel 2010 di essere soltanto “un miserabile, che cerca di fare il suo dovere…” . “Io non c’entro, ho solo cercato di fare quel che potevo – ripete per la seconda volta – E’ il Signore che ha i suoi disegni sulle persone. Non dobbiamo confondere le cose: è sempre il Signore che fa. Dipende da come noi gli rispondiamo. E si vede che quella Chiara (dice proprio così: quella Chiara, n.d.r.) ha risposto in modo grande al disegno che il Signore aveva su di lei”.
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