È confermato anche per quest’anno il servizio del Comune di Trento di rimozione di scritte e graffiti, rivolto a tutti i cittadini proprietari di edifici la cui facciata, su spazio pubblico, è stata imbrattata dai vandali.
L’intervento, su coordinamento del servizio Gestione strade e parchi, è completamente gratuito dal 2019, grazie alla nuova norma introdotta nel Piano degli impianti pubblicitari, che prevede la possibilità di autorizzare l’installazione di impianti pubblicitari permanenti in deroga al piano, in presenza di un impegno finanziario a sostegno di iniziative di pubblico interesse.
A fronte di due richieste in tal senso, il servizio Risorse finanziarie, d’intesa con il servizio Gestione strade e parchi, ha veicolato il finanziamento a sostegno del “servizio di ripristino di intonaci danneggiati da atti vandalici su superfici esterne di edifici privati”. È stato quindi costituito un budget annuale dal quale detrarre, a fronte di ciascuna richiesta, la tariffa stabilita per il riconoscimento di tale servizio, fino ad azzeramento del fondo.
Nel 2019 gli interventi sono stati 58, mentre nel 2020 sono saliti a 75. Gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio relazioni con il pubblico, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16.30 (n. tel. 0461 884453 – n. verde 800 017615), dove è possibile ritirare il modello di richiesta, disponibile anche on line sul sito del Comune.
Eventuali segnalazioni di situazioni di degrado che non riguardano edifici di propria proprietà vengono comunque prese in carico dal servizio Gestione strade e parchi che, dopo aver effettuato un sopralluogo per verificarne l’esattezza, contatta il proprietario o l’amministratore di condominio dell’edificio interessato per proporre l’adesione al servizio di rimozione.
Se il ripristino interessa la facciata di un edificio di proprietà comunale l’intervento viene effettuato direttamente dal servizio Gestione fabbricati.
Dal 2019 inoltre un protocollo tra Comune e Provincia autonoma di Trento semplifica inoltre le procedure amministrative e individua forme di controllo e metodologie di intervento e di protezione specifiche nel caso le scritte vadano a deturpare beni accertati o dichiarati di interesse culturale e beni sottoposti alle disposizioni di tutela indiretta.
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