Il Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento ha emanato oggi le nuove linee guida per le Rsa, allo scopo di tutelare lo stato di salute, dei diritti e della qualità della vita e del benessere psicofisico degli ospiti, dei familiari e del personale.
I nuovo provvedimenti, frutto dell’ormai consolidata favorevole situazione epidemiologica, prevedono modalità di visita sempre più orientate alla normalizzazione delle relazioni e delle interazioni con chi arriva da fuori, siano essi volontari o familiari (di norma fino a due per residente contemporaneamente) purché abbiano ricevuto almeno la prima dose di vaccino. Saranno inoltre ripresi tutti i servizi erogati dalle Rsa nei confronti del territorio, gestiti in convenzione o in forma privata.
L’eventuale riattivazione delle misure di compartimentazione e restrizione delle modalità di accesso e uscita di ospiti e visitatori dalle Rsa andrà comunque prevista – anche temporaneamente – in presenza di focolai, secondo quanto indicato dalla “funzione di supporto Rsa” dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Uno sforzo accolto con favore da Michela Chiogna di Upipa: “Le nuove linee guida rappresentavano per noi una necessità impellente, avevamo forti richieste dai familiari. Già lunedì o martedì prossimi il personale sarà messo in condizione di rendere applicative le linee guida”. Soddisfazione è stata espressa anche da Italo Monfredini di Spes: “Queste nuove aperture restituiscono il rapporto con le famiglie, che per noi è fondamentale. Accogliamo quindi con soddisfazione le misure, ma con un atteggiamento di sobrietà, perché la gradualità è una condizione necessaria per la sicurezza all’interno delle strutture”.
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