Durante la solenne celebrazione, dalle sue parole di commiato è trasparita l’intensità del suo lavoro, il coinvolgimento affettivo del caro padre di famiglia, la sollecitudine fraterna del samaritano che consola, la preoccupazione del pastore buono che conosce e ama il suo gregge; e ancora le esperienze dolorose di tante anime ferite, le crisi di abbandono dei giovani disorientati, ma a compensare il nutrimento della Parola, la Grazia dei Sacramenti, la preghiera fiduciosa di molti.
Sicuramente, don Bruno ricorderà quante buone mani hanno collaborato alla cura della sua messe, dalle più tenere spighe agli steli sofferenti, quanta musica e voci hanno rallegrato le azioni liturgiche e le feste in amicizia, nel compito trasversale di tutta una famiglia coinvolta nel testimoniare una chiamata.
In una gioiosa serata di saluto in teatro, la popolazione di Tesero ha poi potuto esprimere al suo parroco un sincero ringraziamento; a don Bruno l’amministrazione comunale ha conferito la cittadinanza onoraria, come riconoscenza della sua significativa presenza dentro il tessuto sociale.
L’augurio di tutti è che possa continuare in salute la missione di servizio che lo attende e di recuperare in tranquillità le energie spese fin qui, e che lo si possa rivedere presto, data la vicinanza di Moena, suo paese natio dove andrà a vivere.
A lui succederanno già dal 29 settembre due parroci, don Albino Dell’Eva, delegato vescovile per le zona pastorale di Fiemme e Fassa e don Massimiliano Detassis, cappellano a Cavalese; a loro l’augurio di coltivare con soddisfazione il nuovo campo di lavoro e la promessa di essere vicini.
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