In questo anno decisamente da dimenticare per il mondo del teatro e della cultura in generale, finalmente arriva una buona notizia: per la prima volta infatti, a calcare la scena del Festival Internazionale del Teatro alla Biennale di Venezia, di una delle piazze più rinomate d’Europa, ci sarà anche una compagnia teatrale trentina. L’ultimo lavoro firmato OHT [Office for a Human Theatre], studio di ricerca del regista e curatore roveretano Filippo Andreatta, debutterà infatti il 5 luglio prossimo al Teatro Goldoni di Venezia, nell’ambito della 49ma edizione del Festival.
Un palco che si spoglia, lo spettacolo che sparisce, nessun racconto. Un vuoto, un’assenza che lasciano emergere qualcosa che tutti conoscono ma che non si riesce più a vedere: questo l’omaggio di OHT al teatro per quello che è, nella particolare performance selezionata dalla Biennale, dal titolo “un teatro è un teatro è un teatro è un teatro“. Lo spettacolo torna infatti ai fondamentali della scena, riscoprendo gli elementi della macchina teatrale: quinte, cieli, fondali, luci, americane, contrappesi che si fanno protagonisti del lavoro, e nasce in un momento in cui l’attuale situazione pandemica ha messo a nudo l’intero comparto culturale: dall’osservazione di questa fragilità, “un teatro è un teatro è un teatro è un teatro” dà continuità alla ricerca artistica di OHT sul paesaggio, spostando l’attenzione – dopo la trilogia alpina – sul paesaggio teatrale con tutti i suoi elementi, coinvolgendo chi partecipa attraverso la componente emotiva tipica dello stare insieme nel rito laico del teatro.
Lo spettacolo è stato realizzato da OHT grazie al supporto del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, a cui la compagnia è associata per il biennio 2021-22: per la prima volta, il Centro Santa Chiara ha instaurato un rapporto artistico a medio termine con una realtà indipendente locale, fornendo risorse economiche, tecniche e organizzative al fine di potenziare le capacità produttive locali, inserendole in un contesto d’eccellenza nazionale, europea e internazionale.
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