I “pacchi educativi” di Prima Classe agli studenti colpiti dalle difficoltà della pandemia

Sono stati consegnanti in questi giorni i “pacchi educativi” del progetto Prima Classe, destinati ai bambini e ai ragazzi maggiormente colpiti dalle difficoltà generate dalla pandemia, contenenti voucher per interventi di supporto educativo, libri, giochi didattici, PC, ma anche visite a musei e esperienze di socializzazione.

L’iniziativa, ideata dai consorzi Sait e Consolida in collaborazione con l’Assessorato Istruzione e cultura della Provincia, si propone di contrastare l’emergenza educativa causata dal Covid-19 offrendo agli studenti occasioni concrete per sopperire alle principali problematiche causate dall’attuale situazione di emergenza sanitaria, attraverso un’estesa e intensa collaborazione tra scuole e cooperazione sociale, come ha ricordato Francesca Gennai, vicepresidente di Consolida, citando i 37 istituti scolastici coinvolti e le 21 agenzie educative accreditate, quasi tutte cooperative sociali.

Dall’inizio della pandemia sono state finora circa 600 le segnalazioni arrivate a Prima Classe da parte degli Istituti scolastici trentini di bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado in condizioni di difficoltà, in sofferenza a causa di fragilità di vario genere, che vanno dalla povertà economica con la conseguente mancanza di strumenti tecnologici a difficoltà familiari, da problemi di natura emotiva e psicologica a quelli legati all’apprendimento. Quasi il 70% delle situazioni riguarda studenti non certificati per disabilità o bisogni educativi speciali.

“Gli esperti e le ricerche più recenti – afferma Francesca Gennai,  di Consolida – già da alcuni mesi segnalano che è in atto un’emergenza educativa, ancora sottovalutata. Intervenire precocemente e con interventi educativi e non solo beni materiali, come fa Prima Classe, significa impedire che le situazioni di difficoltà che la pandemia ha generato, si radichino e trasformino in fragilità profonde che segnano duramente, magari in modo permanente i percorsi di crescita dei bambini e dei ragazzi. Non è un caso che le richieste delle scuole si siano concentrate prevalentemente sui pacchi che prevedono un maggior numero di ore per il sostegno educativo, anche se non mancano le necessità di strumenti tecnologici (il 32% dei bisogni segnalati) accompagnati dal supporto all’uso”.

Grazie ai 60 mila euro del fondo “Il Trentino che fa bene ai trentini” messi a disposizione dalle Cooperative di consumo del Consorzio Sait, Prima Classe darà una prima e immediata risposta distribuendo 109 pacchi educativi differenziati a seconda dei bisogni: l’Edubox che contiene libri e giochi didattici e 15 ore di supporto educativo; il Civicbox con biglietti di entrata e accompagnamento al Muse e 15 ore di supporto educativo; infine il Tecnobox con un PC (assegnato alla scuola che a sua volta lo darà in comodato gratuito allo studente), un video di supporto per l’uso dello strumento e 4 ore di supporto educativo alla famiglia abilitante all’uso della tecnologia. “Già questa prima fase del progetto – ha sottolineato Renato Dalpalù, presidente di Sait – si è arricchita della preziosa collaborazione di altri soggetti del territorio: così Erickson ha messo disposizione i giochi didattici, differenti a seconda dell’età; il Muse ha esteso l’entrata gratuita per lo studente che riceve il box a tutta la classe cui appartiene, la cooperativa Alpi ha realizzato a prezzo di costo zainetti a sacco colorati con materiali di recupero, poi completati con il contenuto dal gruppo Scout Trento 11. Ci sono però ancora molti studenti che meritano sostegno, auspichiamo quindi che altre imprese ed enti aderiscano a Prima Classe cogliendo che questo è un investimento sui giovani, la mobilità sociale, il futuro della nostra comunità”.

 

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