Quando le epidemie imperversavano anche nelle valli trentine gli abitanti di Bondone hanno pensato di rivolgersi alla loro Madonna “col bambì en bros”, protettrice anche dei carbonai, con qeusto voto che prevedeva: “tutte le spese occorrevoli prevedute e non prevedute, sia per bisogni di chiesa che fuori, per la perpetua esecuzione di questo voto, nessuna eccettuata, restano a tutto carico della Casa Comunale di Bondone e delle offerte dei fedeli”. Accertato che in occasione del colera del 1800 solamente nove famiglie furono colpite dalla pestilenza, il Principe Vescovo di allora nell’accettare la richiesta impose alcune regole che dovevano essere rispettate in occasione della festa votiva quali, al paragrafo 2: santificare questo giorno qual festa di precetto colla mesa cantata e applicata per il popolo; con discorso analogo; col canto dei secondi Vespri e colla processione, portando la venerabile Statua di Maria dalla chiesa alla santella della Vergine detta di Plazzo e dei Morti.
Le celebrazioni saranno presiedute dal parroco della comunità Madonna dell’Aiuto, don Andrea Fava. In occasione della Festa del Voto, vengono invitati anche i parroci delle comunità limitrofe. Folta la partecipazione alla storica processione, tante persone arrivano dalla Valle del Chiese e dalla Valsabbia, che quest’anno si svolgerà il 10 settembre ad ore 14.30 partendo dalla chiesa di Bondone fino ad arrivare alla santella di Plos, passando in seguito per le vie del paese, da poco insignito anche del titolo di “Borgo più bello d’Italia”.
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