Lunedì 22 marzo alle 15 un grosso boato si è avvertito in tutta la Piana Rotaliana. Cos’era successo? Il forte rumore è stato causato da un’esplosione: sono stati fatti brillare alcuni spuntoni di roccia sopra ai ruderi del Castello di San Gottardo, che si trova in un’ampia spaccatura rocciosa sulla montagna sopra Mezzocorona.
Nella notte del 4 febbraio scorso si era verificata una frana proprio in quella zona: i massi crollati, dopo aver attraversato il bosco, erano finiti nelle campagne sottostanti. Due famiglie che abitano in abitazioni vicine erano state fatte evacuare per precauzione, ma sono rientrate a casa il giorno seguente, dopo il sopralluogo in elicottero dei geologi per verificare lo stato della parete. I tecnici però avevano ritenuto di vietare l’accesso alle campagne dove erano caduti i massi, alcuni di grandi dimensioni, e hanno deciso di far saltare con l’esplosivo alcune rocce sopra ai ruderi del castello.
Il castello di cui ora rimangono solo ruderi è stato abitato in tempi antichi; è denominato San Gottardo dal nome del santo al quale è dedicata la chiesetta che si trova nel recinto del maniero e che risale all’inizio del XV secolo. Notizie del castello che era denominato “della Corona de Mezo” risalgono al 1181. Fu abbandonato alla fine del 1400, perché il proprietario Nicolò Firmian decise di costruire una residenza più a valle, l’attuale Castel Firmian.
Da tempo non è possibile visitare i ruderi, perché non c’è via d’accesso, i vecchi sentieri sono inagibili, ma per chi li osserva anche da lontano essi rappresentano un elemento paesaggistico molto interessante.
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