“Ogni giorno ci viene offerta una nuova opportunità, una nuova tappa. Non dobbiamo aspettare tutto da coloro che ci governano, sarebbe infantile. Godiamo di uno spazio di corresponsabilità capace di avviare e generare nuovi processi e trasformazioni. Dobbiamo essere parte attiva nella riabilitazione e nel sostegno delle società ferite”. Le parole dell’Enciclica “Fratelli tutti” di papa Francesco hanno ispirato le Acli Trentine che lanciano l’hashtag #circolialcentro con cinque idee per ripartire.
Da dove? La prima idea è il “Centralino amico” che si pone gli obiettivi di avvicinarsi al territorio e riscoprire solidarietà e servizio verso chi è in difficoltà. Le azioni che possono favorire il raggiungimento di questi obiettivi sono il mantenimento dei contatti con le persone in difficoltà, la segnalazione dei servizi presenti sul territorio e la creazione e il consolidamento dei legami di fiducia e amicizia.
“Quando si dice che il mondo moderno ha ridotto la povertà, lo si fa misurandola con criteri di altre epoche non paragonabili alla realtà attuale. Infatti, in altri tempi, per esempio, non avere accesso all’energia elettrica non era considerato un segno di povertà e non era motivo di grave disagio. La povertà si analizza e si intende sempre nel contesto delle possibilità reali di un momento storico concreto”; questa la riflessione del Papa alla base della seconda idea legata alla figura “dell’aclista moderno“. Attraverso gli incontri tra un formatore e persone che hanno bisogno di supporto tecnologico le Acli puntano infatti all’aiutare le persone in difficoltà con la tecnologia, a ridurre il digital divide, infatti, sempre più servizi sono online e a favorire lo scambio intergenerazionale.
La terza proposta punta a riprendere le attività nei circoli ripartendo con gli eventi in totale sicurezza e favorendo inoltre la nascita di nuove modalità per “eventi classici”.
“Appuntamento con le Acli“, questo il titolo della quarta idea, che grazie ad un appuntamento a cadenza quindicinale permetterà di far conoscere al territorio le attività dei circoli e favorirà la nascita di nuove iniziative.
“Non mi riferisco solo alla memoria degli orrori, ma anche al ricordo di quanti, in mezzo a un contesto avvelenato e corrotto, sono stati capaci di recuperare la dignità e con piccoli o grandi gesti hanno scelto la solidarietà, il perdono, la fraternità. Fa molto bene fare memoria del bene”, questa la riflessione di papa Francesco che da vita alla quinta, e ultima proposta. Tramite delle interviste ad alcune persone che in passato hanno rivestito un ruolo importante nei circoli, le Acli puntano alla riscoperta dei valori fondanti l’associazione e alla conoscenza di aneddoti e storie ad essa legati.
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