Per contenere tutti i ricordi che si porterà via dalla valle, i Comuni hanno regalato al sacerdote una cassapanca intagliata dallo scultore Rodolfo Endrizzi di Cavareno. “Finisce questo percorso comune di stima reciproca”, ha detto il sindaco di Romeno Luca Fattor, parlando a nome di tutti i Comuni dell’Alta Val di Non. “Abbiamo apprezzato la tua capacità di vivere fra la gente e di saper organizzare e motivare la Comunità ad operare il bene e condividere le difficoltà. Hai saputo portare sviluppo etico e sociale”.
La filodrammatica di Romeno, giovani e adulti assieme, ha raccontato scherzosamente, con gran divertimento dei presenti, i 10 anni di vita di don Mauro nell’Alta Valle. Alfonso Bonini, capo zona degli Alpini dell’Alta Val di Non, ringraziando don Mauro per il suo operato, gli ha regalato a nome dei vari gruppi un quadro della Sacra famiglia. Anche il Circolo pensionati di Cavareno ha regalato una targa. Il comitato organizzatore ha fatto una raccolta fondi fra le parrocchie per donargli uno scooter, perché si possa muovere agilmente in città, oltre a una quota di denaro da destinare ai poveri.
Nel saluto che gli hanno fatto in tanti è stato sottolineato il fatto che non è stato solamente il parroco, ma un amico, una persona a cui chiedere un consiglio vero e sincero, una spalla su cui appoggiarsi nei momenti difficili, un creatore di unità dei vari paesi in cui il campanilismo la fa ancora tante volte da padrone, sempre disponibile, col sorriso e con un grazie sulle labbra nonostante i mille impegni e le corse da fare per gestire al meglio tutto. Don Mauro, è stato sottolineato, è riuscito davvero ad unire l’Alta Val di Non.
Molte, infine, sono state le attività avviate da don Mauro, fra cui la “Caritas decanale di Fondo”, il “Centro di Ascolto e Solidarietà”, una collaborazione costante con il Gruppo “La storia siamo noi”, i campi estivi per giovani e ragazzi, l’istituzione di un’unica segreteria per le 15 parrocchie gestita da laici, oltre al restauro di diverse chiese.
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