Parte domani (martedì 2 marzo) alle 18 un ciclo d’incontri online sul tema della sordità infantile organizzato dall’Università di Trento, “Sordità infantile: una discussione partecipata”. Si tratta di un argomento poco conosciuto in Italia, sul quale il comitato organizzatore delle conferenze vorrebbe fare luce. “La speranza – specificano i promotori dell’iniziativa – è dare a ciascuno una cassetta degli attrezzi più ampia, perché fintanto che possediamo solo un martello ogni problema ci sembrerà un chiodo”. 

Il primo incontro parlerà di “Lingua dei segni e lingua vocale come risorse nello sviluppo del bambino con sordità”. Gli altri appuntamenti tratteranno invece i temi di “Diritti linguistici: riconoscere la comunità segnante come minoranza linguistica” (30 marzo), “Promuovere e consolidare il linguaggio nel bambino con sordità” (4 maggio), “La rete dei professionisti a supporto degli studenti con sordità” (8 giugno) e “Abilitare all’esperienza acustica” (22 giugno).

L’obiettivo degli incontri è quello di valorizzare le diverse esperienze e conoscenze della sordità infantile. “Non c’è un solo modo di essere sordi – spiegano gli organizzatori – né un solo modo di affrontare la sordità infantile. Così come non c’è un solo modo di essere udenti e di affrontare la propria vita”. 

Le conferenze sono aperte a tutti: tra gli altri, genitori, psicologi, insegnanti, pedagogisti, logopedisti e assistenti alla comunicazione. “Il progetto – sostiene Francesco Pavani, docente del Dipartimento di Psicologia generale al Centro interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento e membro del comitato organizzatore degli incontri – nasce da un lungo lavoro di raccolta di domande dei gruppi portatori d’interesse legati al mondo della sordità e cerca di colmare il grande vuoto di informazioni che purtroppo c’è ancora in Italia sulla tematica della sordità infantile”. 

L’accesso alle conferenze è libero e gratuito. Per maggiori informazioni, visitare il sito “Sordità infantile, una discussione partecipata”.