Oltre alle penne nere lavisane, anche i gagliardetti di numerose sezioni Ana del Trentino, giovedì 11 febbraio, hanno voluto accompagnare nel suo ultimo viaggio Aldo Marcon, classe 1939. Durante la celebrazione religiosa, l’arciprete don Vittorio ha ricordato la nobile figura di Aldo e il suo lungo servizio per la chiesa e all’intera comunità, quella degli Spiazzi di piazza Loreto in particolare. Se ne è andato così anche l’ultimo rampollo dei Marcon, l’ultimo dei figli di Guido e Angelina, famiglia storica lavisana.
Dai primi anni 50 aveva iniziato a lavorare ininterrottamente come panificatore all’allora Panificio Comunale a due passi da casa, negli ultimi anni anche al Panificio Bazzanella. Il suo impegno ha sempre spaziato all’interno del volontariato locale in tutte le sue forme, crescendo a vista d’occhio subito dopo il pensionamento avvenuto nel 1992; fedele agli Alpini sin dalla sua giovinezza, è sempre stato anche l’alfiere e accompagnatore delle diverse penne nere “andate avanti”, con la puntuale lettura dall’ambone dell’immancabile “Preghiera dell’Alpino”.
Nell’ultima sua assemblea, alcuni anni fa, era stato festeggiato con un tributo fraterno e famigliare e premiato con la medaglia al merito. Da non dimenticare poi il suo servizio, di oltre mezzo secolo, come sagrestano della chiesetta della Madonna Nera di Loreto: quante volte ne aveva suonato la campanella per le varie celebrazioni!
Al temine della celebrazione, lo hanno salutato il rappresentante degli alpini, una sua nipote e anche la rappresentante del Gruppo della chiesetta degli Spiazzi, accompagnati dalla “Preghiera dell’Alpino” e dalla canzone conclusiva di “Fratello Sole e Sorella Luna” che tanto piaceva a lui. Alla moglie Rosetta e ai figli Paolo, Silvano e Mauro giunga anche il ricordo di Vita Trentina, da anni sempre presente e sempre letta nella storica famiglia dei Marcon.
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