Servizi sociali, crescono i bisogni in Valsugana e Tesino

Foto Facebook Trentino Solidale

Sono molte le persone che nel corso del 2020 si sono rivolte al Servizio sociale della Comunità Valsugana e Tesino. Il Servizio traccia un primo bilancio dell’attività: 48 famiglie, di cui quasi la metà con minori, sono state valutate per ricevere un aiuto economico. Il 71% di questi nuclei è di nazionalità italiana, il che segna un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati. A questi si aggiungono 7 famiglie alle quali  è stato riconosciuto l’Assegno Unico Provinciale per problematiche sociali complesse, inquadrate nelle progettualità del Servizio sociale della Comunità di valle.

“Le spese più frequenti alle quali non si riesce più a far fronte – spiega Maria Angela Zadra, responsabile del Servizio sociale – sono legate all’affitto e alle bollette. Per chi non ha il riscaldamento alcuni interventi hanno riguardato anche l’acquisto di pellets. Molte richieste mostravano spese arretrate, indicatore del protrarsi della mancanza di entrate a causa della pandemia. In un primo momento sembrava che ci fosse una ripresa del lavoro che poi è mancata e le situazioni di bisogno sono aumentate ulteriormente”.

Molte persone si sono rivolte al Servizio sociale della Comunità di Valle per la prima volta. La Comunità di valle le ha aiutate grazie alla collaborazione di Avulss, Associazione Mano Amica, Caritas, Croce Rossa Italiana e Valsugana Solidale, che hanno consegnato i beni di prima necessità, aiutando anche le famiglie bisognose che non si sono rivolte al Servizio sociale.

La rete di collaborazione tra servizio pubblico e privato sociale che si è venuta a creare è “fondamentale”, come afferma Attilio Pedenzini, commissario della Comunità. “Un motivo in più – aggiunge – per ringraziare tutti i volontari per il ruolo essenziale che svolgono nel nostro territorio”.

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