Alla vigilia della Giornata Mondiale della Lotta al cancro (4 febbraio), la Fondazione AIRC ha deliberato di destinare a sostegno di 5.190 scienziati italiani, impegnati nei migliori ospedali e laboratori universitari, 125 milioni 260 mila euro per fare ripartire più forte la ricerca. Di questi, 12 progetti e 2 borse di studio dei ricercatori in Trentino e Alto Adige con 1 milione e 600 mila euro.
Dal 4 febbraio è possibile trovare le “Arance Rosse per la Ricerca” in più di 6 mila esercizi della Grande Distribuzione. Numerosi esercizi commerciali hanno aderito anche in Trentino Alto Adige: per ogni reticella venduta, le aziende doneranno 50 centesimi di euro ad AIRC.
Anche se i volontari, a causa della pandemia, non potranno incontrare i donatori fisicamente nelle piazze, non faranno mancare il loro impegno, al fianco dei Comitati Regionali AIRC, raccogliendo fondi in cambio di marmellata d’arancia in vasetti da 250 grammi (offerta minima di 6 euro); miele di fiori d’arancio in confezione da 500 grammi (offerta minima 7 euro), e la Focaccia all’arancia dello chef stellato Giancarlo Perbellini (offerta di 16 euro). Per sostenere la campagna “Le Arance della salute” basta contattare la sede AIRC (tel. 045.8250234) o il referente volontari Trento, prof. Alberto Inga (tel. 0461.283099).
“La ricerca è il nostro futuro. In campo oncologico aumentare la conoscenza scientifica significa, molto concretamente, capire come funzionano i tumori e quindi come fermarli. Oggi le case farmaceutiche utilizzano tecnologie e risultati della ricerca di base fatta nei laboratori”, osserva Luca Tiberi, professore associato di Biologia Applicata, Dipartimento Cibio dell’Università di Trento. “Con il nostro progetto sperimentale studiamo i tumori al cervello dei bambini sviluppando nuovi metodi di conoscenza in grado di darci nuovi strumenti per contrastarli”.
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