Sarà una gara a porte chiuse (ma in diretta su Sky Sport) la cinquantesima edizione della Marcialonga di Fiemme e Fassa. Una granfondo mai vista, umiliata dalla pandemia e dalle conseguenti limitazioni imposte dai decreti. Nonostante tutto remi contro domenica 31 gennaio, nella piana di Moena, saranno al via le donne èlite alle 7.50, i maschi alle 8. Poi tutti i concorrenti con partenze scandite dal cronometro.
In totale gli iscritti sono 2.197, un quarto delle vere possibilità della Marcialonga. Il tracciato sfrutterà quasi per intero la ciclopedonale delle Valli di Fiemme e Fassa evitando, dove possibile, le zone urbane. A Moena la pista per salire in alta Valle di Fassa servirà anche per il rientro. Una complicanza che renderà più difficile circolare nella parte ovest del paese. La tradizionale partecipazione di pubblico quindi non ci sarà. Gli atleti scieranno soli con la propria fatica senza l’incoraggiamento di un parente o un amico.
A far rispettare le regole anche i controllori pronti a sciogliere eventuali assembramenti. Il distanziamento è assicurato dalla tracciatura dei binari (quest’anno lo spazio è di 1,5 metri) mentre la lunghezza degli sci è un provvidenziale strumento anti contagio. Fortunatamente la neve non manca e il paesaggio dolomitico sarà davvero da cartolina.
L’organizzazione ha mantenuto i classici punti di rifornimento ma con corsie allungate in modo da non creare assembramenti. I prodotti (monodose) saranno tutti confezionati e offerti da volontari con mascherine, guanti e visiere. L’arrivo della Marcialonga Light è spostato rispetto al percorso tradizionale ed è fissato allo Stadio Olimpico del Salto di Predazzo, a 43,5 chilometri. La gara classica arriverà invece nel centro di Cavalese, ma niente pasta party al termine della fatica. I volontari della Croce Rossa hanno pensato di offrire al traguardo un bel panino caldo. I concorrenti poi non troveranno spogliatoi e docce.
Il direttore generale Davide Stoffie conferma al via circa 400 atleti iscritti alla Visma Ski Classics, la Coppa del Mondo sulle grandi distanze. Le regole permettono lo spostamento tra regioni agli sportivi regolarmente iscritti alla Fisi (Federazione italiana sport invernali) e in regola con l’iscrizione alla gara. Ovviamente sono esclusi gli accompagnatori e famigliari che non potranno avvalersi dell’allentamento dei vincoli concesso agli atleti. I grandi assenti invece saranno gli stranieri ostacolati dai troppi vincoli sanitari: sul totale degli iscritti il 75% è italiano.
C’è sempre la possibilità di un riscatto nel 2022 perché chi ha già l’iscrizione in tasca potrà partecipare alla prossima edizione pagando il 50% della quota.
Tra gli eventi di contorno è confermata la Marcialonga Story sabato 30 gennaio. Si tratta di un appuntamento non competitivo che intende rievocare i fasti di un tempo, con abbigliamento e attrezzature originali risalenti al periodo ante 1976. Il percorso va da Lago di Tesero ai trampolini del salto di Predazzo. Non mancherà la Marcialonga Young, gara in tecnica classica dedicata alle categorie Ragazzi, Allievi, Aspiranti e Junior in programma sul tracciato compreso dal Centro del Fondo di Lago di Tesero e Cavalese.
Insomma sarà un anniversario davvero particolare a cui nessuno avrebbe mai immaginato di assistere. Per l’occasione apriranno una trentina di alberghi tra Fiemme e Fassa. Un primo tentativo di riapertura?
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