Val di Gresta, don Augusto Pagan e don Lorenzo Iori nuovi pastori della comunità

Valle di Gresta, accolti don Augusto e il cappellano don Lorenzo
Dopo il veloce e sicuramente inaspettato cambio di destinazione del parroco don Giorgio Cavagna, che dall’Unità Pastorale Val di Gresta si è ritrovato ad inizio estate a curare le anime della comunità di Folgaria, è toccato domenica 2 ottobre al nuovo pastore don Augusto Pagan e al cappellano don Lorenzo Iori, fare il loro ingresso ufficiale tra gli abitanti della valle di Gresta.

Già dall’estate infatti i parrocchiani hanno cominciato a vederli tra loro per la celebrazione delle messe e altre attività parrocchiali. Domenica, guidati dal Decano di Rovereto don Sergio Nicolli, hanno preso ufficialmente possesso delle cinque parrocchie grestane.

“In questi mesi abbiamo provato due emozioni molto forti: allo smarrimento, nei nostri cuori si è affiancata la paura per queste novità pastorali. Paura dell’abbandono, quasi che il non vedere quotidianamente il sacerdote nei nostri paesi corrispondesse ad una mancanza poi di guida spirituale”, ha detto nel suo saluto il vicepresidente del consiglio pastorale Mauro Cimonetti. “Questo ci ha sollecitati ad interrogarci, anche nelle lacrime, sul nostro percorso personale e di comunità e a riscoprire il valore della fede. Abbiamo sentito il bisogno di comunicare liberamente tra di noi questi sentimenti e questo ha scritto una pagina nuova nella nostra storia: abbiamo esternato i nostri pensieri ed è emerso quanto a ciascuno e alle varie comunità prema la presenza del sacerdote e quanto questa sia considerata un dono prezioso insostituibile”.

Don Augusto, già parroco a Mori, assume quindi ora un altro servizio pastorale, anche in Val di Gresta. “Siamo consapevoli della grande responsabilità alla quale è stato chiamato”, ha detto ancora Cimonetti. “Chiediamo a lei e a don Lorenzo di accompagnare con pazienza le nostre comunità per vivere questo nuovo modo di essere Chiesa. Aiutateci, sosteneteci, per affrontare con coraggio e fiducia la nuova strada che si apre”. Ha chiuso poi il discorso donando ai nuovi venuti un cesto. “Cari don Augusto e don Lorenzo, vicino all’altare vedrete i frutti della terra , dono speciale della fertile Val di Gresta. Le nostre comunità sono ben accomunate dall’umile lavoro della campagna e dalla gioia nel raccolto. Abbiamo scelto questo dono per esprimervi il nostro primo grazie per essere testimoni del Cristo Risorto tra noi”.

Parole a cui sono seguiti i saluti dei due sindaci, Piera Benedetti, per Ronzo Chienis, e Stefano Barozzi, per Mori. Poi, durante la celebrazione accompagnata dai canti del coro interparrocchiale guidato dal maestro Paternolli, don Nicolli ha consegnato chiavi, fonte battesimale, ambone, seggio e altare. Altra gradita sorpresa, al termine della Messa, l’Ave Maria cantata dal coro Singgemeinschaft di Gunzendorf, in visita a Ronzo Chienis.

Nel successivo momento conviviale in oratorio, i sacerdoti hanno potuto stringere mani e conoscere i propri parrocchiani. E poi già al lavoro per la composizione del nuovo consiglio pastorale (verrà votato in novembre) per il quale si cercano volontari.

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