Tanti i temi affrontati oggi durante il consueto aggiornamento della Task force provinciale anti Covid-19: dalla conferma della zona gialla per il Trentino, con un conseguente allentamento delle misure, fino alla circolare del Ministero della Salute che ha fatto finalmente chiarezza sull’uso dei tamponi antigenici e molecolari, certificando così di fatto la “via trentina” in questi mesi applicata.
“Il dato del monitoraggio di ieri – ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento Fugatti – ha confermato il Trentino in zona gialla. Questa vuol dire che alcune restrizioni non saranno più applicate, alcune attività economiche potranno riaprire, non ci saranno limiti di spostamento tra i comuni all’interno del territorio provinciale. Rimanere in zona gialla è la dimostrazione che il lavoro fatto dalle nostre strutture in questi mesi è stato considerato preciso e puntuale“.
Nei prossimi giorni sono in programma delle manifestazioni da parte delle categorie economiche, in particolare di baristi e ristoratori. “Si tratta di proteste legittime – ha considerato Fugatti – tanto più giustificate dai limitati ristori ad oggi ricevuti. Le chiusure non colpiscono solo gli imprenditori, ma anche i dipendenti, i fornitori e tutti coloro che ruotano attorno alle attività economiche colpite”.
Nella corso della giornata è stata pubblicata da parte del Ministero della Salute una circolare nella quale viene fatta chiarezza sull’uso dei tamponi antigenici e molecolari. “Finalmente – ha spiegato il dirigente generale del settore Giancarlo Ruscitti – vengono date indicazioni su come discriminare se una persona presenta sintomi da covid o sintomi influenzali, e vengono fornite indicazioni sull’uso dei tamponi, sposando l’applicazione trentina di questo strumento, ovvero usare il tampone antigenico solo in presenza di sintomi e se il sintomatico risulta positivo all’antigenico non necessita il molecolare”. Su questo tema ha ribadito il presidente Fugatti “il Ministero di fatto certifica il percorso da noi intrapreso. Auspichiamo che venga fatta ora chiarezza sul conteggio del numero dei test antigenici che dal 3 dicembre forniamo puntualmente”.
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