Pluricampione di ciclismo Master amatori, inventore del “Museo del paracarro” e di quello della “Bici dei campioni” allestiti a Canezza, Dario Pegoretti dedica la seconda edizione della competizione all’amico Marcello Osler. “Nella storia del Giro d’Italia – precisa – vanta un’epica fuga solitaria di 189 km, nella tappa Sorrento-Potenza del 1975“. Lo spirito della manifestazione è all’insegna dell’amicizia. “Siamo tutti ‘cicloeroici’ provenienti da tutta Italia, i migliori collezionisti di bici e diversi campioni: Mario Beccia, Attilio Rota, Gilberto Simoni, le grandi glorie del ciclismo Mario Bampi, Aldo Moser, solo per citarne alcuni”. Protagoniste le biciclette, esclusivamente d’epoca. “Tutte quelle costruite dagli anni Quaranta e fino al 1985 – spiega Pegoretti – con ancora i cavi dei freni esterni, le leve del cambio sul telaio e i pedali con gabbiette fermapiedi”.
Il percorso di domenica si snoda sul giro dei Laghi di Caldonazzo e Levico passando per i centri storici di Pergine, Calceranica, Caldonazzo, Novaledo, Roncegno Terme, Borgo Valsugana, Levico Terme e Pergine Valsugana, per un totale di 61 km.
La giornata si concluderà con le premiazioni: l’11° Trofeo “papà Felice” (in ricordo del padre di Dario Pegoretti, ndr), assegnato alla famiglia “più ciclostorica”, mentre al gruppo più numeroso sarà assegnato il Memorial “Sergio Mazzalai”. L’evento si terrà con qualsiasi condizione atmosferica.
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