Si è svolta ieri 13 novembre presso il Tribunale a Belluno la prima udienza del processo penale contro il presidente onorario di Mountain Wilderness Luigi Casanova, chiamato in dibattimento per aver firmato e poi condiviso sul sito dell’associazione Mountain un articolo critico sulle prepotenze e sulle violazioni della Mountain Quad di alcune direttive europee e locali sulla tutela ambientale durante la manifestazione annuale del raduno dei quad.
Un processo penale nato da una querela sporta ormai lo scorso 7 dicembre 2018, che lamentava la diffamatorietà del contenuto dell’articolo pubblicato anche sul sito dell’associazione, che sosteneva che la Mountain Quad nel raduno annuale di Quad avesse violato le normative e le prescrizioni in materia ambientale ed accusava membri dell’associazione Quad in Quota di aver rubato le bandiere della Mountain Wilderness che protestava contro lo scempio ambientale che i raduni provocavano.
La Mountain Wilderness, con un comunicato, ha espresso il suo supporto incondizionato al presidente onorario Casanova, sottolineando come “la diffusione di notizie vere non può configurare reato in una democrazia, laddove queste siano esposte in maniera continente e se di pubblico interesse”.
“La difesa dell’ambiente non può essere minacciata dall’ennesimo caso di querela bavaglio che mira a intimorire ambientalisti e associazioni che hanno come unico scopo quello della tutela dell’ambiente e della montagna. Mountain Wilderness difende e difenderà nei tribunali e nelle piazze sempre il diritto a criticare chi rovina natura, ambiente e montagna”, conclude la nota dell’associazione ambientalista.
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