In Sant’Antonio a Trento l’ultimo saluto a Piergiorgio Cattani

Foto © Gianni Zotta

Tantissime le persone che, in presenza per quanto concesso dalle limitazioni, e tramite l’abbraccio virtuale del web, hanno seguito nel primo pomeriggio di oggi il funerale di Piergiorgio Cattani, il giornalista, scrittore e intellettuale trentino scomparso domenica a seguito di un malore all’età di 44 anni.

Alla cerimonia, celebrata presso la parrocchia di Sant’Antonio a Trento da don Severino Vareschi, hanno partecipato i tanti che con Piergiorgio hanno condiviso i suoi numerosi percorsi professionali, tra cui la collaborazione con il nostro giornale, ma anche l’impegno politico e sociale, sempre vivo nonostante la patologia altamente invalidante che lo costringeva in carrozzina.

“Siamo qui anche per ringraziarlo, per la sua testimonianza, il suo coraggio, la sua intelligenza e la sua operosità”, ha detto don Vareschi nell’omelia, “Abbiamo un debito con lui e un’eredità da raccogliere, di impegno, di passione, di coraggio, di tenacia e fiducia indomita, quella forza e quella fiducia per cui la vita in ogni circostanza e condizione può essere vissuta positivamente e creativamente”.

“Pensando a Piergiorgio come intellettuale e pensatore possiamo pensarlo attraverso il filtro delle parole della Sacra Scrittura, anche in lui ‘la sapienza è splendida e non sfiorisce, facilmente si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano. Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta, chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni, poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei, appare loro benevola per le strade e in ogni progetto va loro incontro'”, ha proseguito quasi commosso il sacerdote, prima di concludere la celebrazione anche lasciando spazio alle testimonianze dei tanti amici, parenti e colleghi.

Ascolta l’omelia del parroco don Severino Vareschi:

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