A causa della pandemia i cinema sono chiusi e l’Astra di corso Buonarroti a Trento (il suo titolare Antonio Artuso), ha deciso di aderire all’iniziativa #iorestoinsala (come durante il lockdown dei mesi scorsi), alla quale partecipano una cinquantina di cinema in tutta Italia, per cercare di non perdere il contatto con il proprio pubblico. In pratica, i film in programmazione si potranno vedere da casa in streaming, sul pc o in televisione o, sia mai (questo lo aggiungiamo noi), sul cellulare. Per farlo è necessario collegarsi al sito internet www.cinemaastratrento.it/iorestoinsala e seguire le indicazioni per l’acquisto del biglietto. Il pagamento va eseguito con la carta di credito (peccato, si sarebbe potuto prevedere anche la possibilità di usare il bancomat, non è detto che tutti siano in possesso della carta di credito).
In alcuni casi sarà possibile una sorta di interattività con la “pellicola” scelta. Si potrà cioè porre delle domande al regista. In questi giorni ci sono quattro film da vedere. Ecco le pellicole in “macchina”. “Mi chiamo Francesco Totti” è un documentario di Alex Infascelli (1 ora e 46 minuti la durata) sull’ex campione del calcio nazionale, capitano della Roma, iridato ai mondiali del 2006 con la nazionale, che ne è anche il protagonista in prima persona. Francesco Bruni firma invece “Cosa sarà” (1 ora e 41 minuti). Il film ha per protagonista un regista di commedie che non fanno ridere e non vede nessuno. È separato dalla moglie, ha due figli e, improvvisamente, irrompe nella sua vita una grave malattia ed ha bisogno di un trapianto. “In un futuro aprile” è un doc di 1 ora e 20 minuti di Francesco Costabile e Federico Savonitto sullo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini. In particolare sulla gioventù dell’intellettuale ucciso 45 anni fa, nel 1975, all’Idroscalo di Ostia. La voce narrante è quella di Nico Naldini, cugino, amico e biografo di Pasolini. E ancora. “La candidata ideale” di Haifaa Al Mansour (1 ora e 41 minuti). Siamo in Arabia Saudita, dove i diritti delle donne non sono proprio garantiti e una giovane dottoressa decide di candidarsi alle elezioni comunali “sconvolgendo la sua famiglia e la comunità locale”, sottolinea il catalogo della Mostra del cinema di Venezia dove il film è stato presentato in concorso un paio di anni fa.
Infine, un’anticipazione. Dal 14 novembre sarà possibile vedere “I am Greta-Una forza della natura”, doc di Nathan Grossman (1 ora e 37 minuti) sulla quindicenne svedese Greta Thunberg che dal nulla ha dato “corpo” a un movimento mondiale di sensibilizzazione perché la lotta ai cambiamenti climatici diventi realtà, nei fatti e non solo a parole.
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