Scenderanno in piazza domani in tantissime città d’Italia, tra cui Trento, i lavoratori dello spettacolo, messi in ginocchio dall’emergenza sanitaria e dalle difficoltà di un settore a cui il nuovo stop rischia di causare danni gravissimi, proprio nel momento di una faticosa ripartenza.
Ma non sono soltanto le difficoltà dovute alla chiusura di teatri, cinema e sale da concerto però a spingere il settore alla mobilitazione che, organizzata da SLC-CGIL del Trentino avrà luogo in forma di presidio statico nella mattinata di venerdì 30 ottobre, a partire dalle 10.00, in corso III Novembre davanti alla sede del Commissariato del Governo: i lavoratori e le lavoratrici del settore chiedono infatti un sostegno certo che copra tutto il 2021, ma anche un sistema di regole e tutele strutturali per tutti i lavoratori atipici e discontinui.
Interventi strutturali e investimenti in vista di quando, speriamo al più presto, si tornerà alla normalità. “Il Settore non potrà più ripartire come prima. Va costruita una riforma complessiva per costruire un sistema di regole e tutele”, affermano gli organizzatori, che focalizzano le loro richieste in quattro rivendicazioni principali: individuare una continuità di reddito che riconosca tutti i periodi di lavoro, preparazione e formazione, e non solo quelli in cui si va in scena; drastiche misure di contrasto al lavoro nero nello spettacolo; riconoscere la Naspi e la copertura INAIL anche ai lavoratori autonomi dello spettacolo; infine includere nel bacino Ex Enpals anche l’insegnamento di mestieri e professioni dello spettacolo.
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