Fugatti sul Covid: “Dati pesanti, priorità al mondo scolastico”

I dati relativi all’incremento dei contagi da Coronavirus in Trentino sono stati commentati in conferenza stampa, nel tardo pomeriggio di oggi, anche dal presidente della Giunta provinciale Fugatti, assieme all’assessore Stefania Segnana e ai vertici dell’Apss. “I dati di oggi sono pesanti. – ha detto ancora Fugatti – Allargando la nostra visione, vediamo però che il Trentino ha 969 persone positive. Dopo val d’Aosta, Basilicata e Molise siamo il territorio con meno persone infette. Le terapie intensive sono al momento una. L’RT, o indice di trasmissione nazionale, che ci sarà confermato a breve, è circa pari a 1,29. Le realtà con RT più basso non sono più di due o tre. A fronte di questi dati cercheremo di dare priorità al mondo scolastico ed economico. Le realtà economiche più colpite, ad esempio i locali che dovessero osservare delle chiusure, saranno oggetto di particolari attenzioni.

Per quanto riguarda le scuole, sono 93 le classi in quarantena. Oggettivamente sono in crescita, sono 18 in più rispetto a ieri, su un totale di 4000. I casi positivi su 1000 abitanti (tamponi molecolari e antigenici) sono 2 su 1000 nella fascia 0-2 anni. Salgono poi a 3 casi su 1000 ma nei ragazzi delle superiori sono 6 su 1000. Oltre i 18 anni invece scendono a 4 su 1000. Da ciò ne ricaviamo che non è tanto la scuola una fonte importante di contagio ma l’insieme delle attività extrascolastiche in cui gli adolescenti sono coinvolti, e che coinvolgono la sfera familiare e delle amicizie. Anche su questo dovremo riflettere. Potremmo immaginare interventi più incisivi sulle attività non indispensabili e non legate alla scuola, al fine proprio di continuare a garantire la scuola in presenza. Infine: non abbiamo in Trentino al momento territori con criticità particolari. Eravamo intervenuti su Cembra, ma anche qui l’allarme è rientrato”.

Il dottor Antonio Ferro ha spiegato che “la positività registrata nei 2 operatori della Fem che effettuano le analisi dei tamponi, annunciata oggi, si è verificata fuori dai laboratori, ed è legata alla vita familiare e comunitaria, che al momento è il settore che preoccupa maggiormente”. Interpellato sull’iter delle persone contagiate e ricoverate in terapia intensiva una volta dimessa dall’ospedale, Ferro ha detto invece che ciò dipende dalle lesioni lasciate dal virus nel tessuto polmonare. “Perciò – ha aggiunto – noi cerchiamo di evitare quanto più possibili eventuali danni permanenti che il virus potesse lasciare sui pazienti”.

Novità in arrivo infine anche sul versante dei trasporti, riducendo a 65% e 70%, dall’80% attuale, il coefficiente di riempimento dei vettori rispettivamente sulle corse extraurbane e ferroviarie. Fra le altre novità, l’entrata sugli autobus urbani da tutte e tre le porte e l’utilizzo dell’autostrada da parte dei pullman che percorrono la tratta da Rovereto a Trento, a partire da lunedì.

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