È partito sabato corso un nuovo ciclo di A Sua immagine, tradizionale programma di attualità e approfondimento religioso di RaiUno. Accanto all’appuntamento della domenica mattina, il palinsesto propone ogni sabato alle 15.30 una diretta di circa mezz’ora per seguire l’agenda di papa Francesco.

Un’occasione per rivivere i fatti recenti che hanno visto protagonista il pontefice e per cogliere, in dialogo con gli ospiti in studio, gli spunti di attualizzazione dei suoi messaggi, che arrivano sia attraverso forme tradizionali, come l’udienza generale settimanale del mercoledì, ma anche attraverso i mass media e i canali social.

La prima puntata è stata centrata sulla firma dell’enciclica Fratelli tutti.

In assenza di pubblico, situazione a cui ormai l’emergenza sanitaria ha abituato lo spettatore, Lorena Bianchetti, saldamente tornata alla conduzione del programma dal 2014, ha ospitato Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, e Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, accanto a Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, collegato online.

Nell’impossibilità oggettiva di approfondire in un tempo così breve i temi trattati dall’enciclica (il mercato, la politica, la riforma dell’Onu, la guerra, i diritti umani, le migrazioni, la comunicazione), i contributi filmati e le risposte degli ospiti hanno tuttavia offerto interessanti spunti di riflessione.

Il racconto è favorito dalla diffusione in diretta che garantisce spontaneità e freschezza e si snoda tra suggestioni e frammenti, riproponendo scene già viste in altri contesti, dando modo allo spettatore di ripercorrerne il ricordo, e di capire meglio la forza di un magistero esercitato con semplicità e grande umanità.

Le parole del Papa si accompagnano strettamente ai suoi gesti, evidenziando come nell’era dell’immagine la comunicazione passi attraverso più canali, senza perdere ma anzi aumentando la sua capacità di arrivare al cuore di chi si pone in ascolto, se è davvero autentica.

Lo stile del programma, garbato e piano, segue il racconto, sottolineato dalle riprese, con movimenti di macchina circolari e morbidi che alternano primi piani a allargamenti di orizzonte che scivolano dietro le colonne trasparenti azzurre della scenografia.

Chiude l’appuntamento del sabato la rubrica Le ragioni della Speranza, che offre una riflessione sul vangelo domenicale a partire anche qui dall’attualità. Don Giordano Goccini ha ricordato da Como la figura di don Roberto Malgesini, definito da papa Francesco un martire della carità.