Toccata e fuga. Un saluto veloce a Matera e via. Direzione Mar Adriatico. Testa bassa e pedalare. Nessun Gpm ad attendere i corridori. Solo pianura e mare. Tanto mare. Si scende veloci fino a Taranto, e ancor più rapidi ci si spinge a Brindisi, per una tappa che nel finale arriva a toccare velocità intorno ai 70 chilometri orari. Mentre leggerissimi i corridori volano lungo la via Appia, il pubblico fa indigestione di pesce: cernia, dentice, seppie, totani e addirittura il polipo, innaffiando tutto con un bel rosato: il Brindisi Doc Negroamaro Rosato. Vino di gran qualità, dal colorito rosa cerasuolo, dal profumo fruttato e dal gusto armonico e piacevole.
E allora in alto i calici per Arnaud Demare. Sontuosa la conduzione di gara e della volata da parte della Deucenick Quick-Step. La squadra belga mette il suo capitano in rampa di lancio e da solo, Demare, chiude tutti i buchi per poterlo superare. Dietro di sé il piccardo lascia solo polvere e il povero Sagan, che si deve accontentare di un amaro secondo posto. Maglia rosa ancora salda sulle spalle di Almeida, ma da domani bisogna stare attentissimi, perché la strada torna a salire.
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