In piazza Dante il ponte stretto dell’accoglienza

Ore 16, anzi, qualche minuto prima. In contemporanea con quanto avviene sui ponti di Rovereto ed Ala, sulla passerella ciclopedonale a Torbole e in altri ponti simbolici scelti per l’apertura della Settimana dell’accoglienza, anche nei giardini di piazza Dante a Trento c’è chi presenta il ponte forse più stretto (e non solo fisicamente) della città. Sono i volontari, in gran parte giovani, della scuola d’italiano per stranieri “Penny Wirton” che presentano ai passanti la propria attività tesa a favorire l’integrazione degli stranieri in città attraverso una proposta gratuita di apprendimento dell’italiano con la formula personalizzata lanciata in tutt’Italia dallo scrittore Eraldo Affinati.

Gli studenti-insegnanti della Penny Wirton – fra i volontari ci sono alcuni liceali di Trento – danno informazioni stanno su una cattedra simbolica con quaderni e libri, mentre altri contattano gli stranieri di passaggio per lasciare un volantino che illustra l’attività della scuola. Il coordinatore Luca Bronzini ringrazia i responsabile dell’esercizio pubblico che ha concesso i propri tavolini, mentre il presidente del CNCA Claudio Bassetti tiene i contatti telefonici con gli altri ponti presidiati nella stessa ora da associazioni e realtà di volontariato: “Nonostante le misure di distanziamento, la Settimana cresce nella partecipazione e anche sensibilizzazione”, aggiunge.

Nella foto: Le studentesse volontarie della scuola Penny Wirton presentano l’attività

 

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