Torna il cineforum del Teatro San Marco

Riparte lo storico cineforum del Teatro San Marco di Trento, che la scorsa stagione era stato costretto dall’emergenza sanitaria alla chiusura anticipata. Con i suoi oltre cinquant’anni di storia, quello del San Marco è il cineforum più longevo della città, punto di riferimento per intere generazioni di cinefili. La formula, immutata da anni, è quella della doppia proiezione il martedì, alle 17.30 e alle 20.45. Le dimensioni e la capienza del Teatro San Marco garantiscono il distanziamento e il rispetto delle normative anti-Covid, a tutela della salute degli spettatori e delle spettatrici.

L’inizio delle proiezioni è fissato per martedì 22 settembre con una selezione di cortometraggi internazionali, “Il legionario” (Hleb Papou; Italia, 2017), “Salam” (Claire Fowler; USA, UK, 2018), “Bonboné” (Rakan Mayasi; Palestina, Libano, 2017) e “Skin” (Guy Nattiv; USA, 2018). I lavori, provenienti da ogni parte del mondo, anticipano alcune delle tematiche che verranno trattate nella nuova stagione del cineforum: razzismo, intolleranza e questioni di genere.

Si prosegue il 29 settembre alle 17.30 con “Oliver Black” (Tawfik Baba; Marocco,2020) e alle 20.45 con “The Unorthodox” (Eliran Malka; Israele, 2018). Entrambe le pellicole sono proiettate al San Marco nell’ambito del Religion Today Film Festival e sono a ingresso libero.

Il 6 ottobre tocca invece al Trento Film Festival, che al San Marco propone “A Tunnel” (Nino Orjonikidze, Vano Arsenishvili; Georgia, Germania, 2019), Gran Premio Genziana d’oro “Città di Trento” all’edizione 2020 della rassegna.

Il 13 ottobre si apre il minicicloOmaggi“, anche quest’anno dedicato ai grandi del passato. Il primo è Federico Fellini, di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dalla nascita. Il cineforum proporrà il suo “Roma” (Italia, Francia, 1972) nella versione in pellicola 35 mm restaurata dalla Cineteca di Bologna. Gli altri omaggi della stagione saranno dedicati a Max Von Sydow (“Passione / En passion”, il 27 ottobre) e Ennio Morricone (“Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, il 10 novembre).

Tra le novità di questa edizione anche la sezione “Black Lives Matter”, per parlare di razzismo e della questione afroamericana, che debutta il 20 ottobre con “I am not your negro” (Raoul Peck; Svizzera, Francia, Belgio, USA, 2016), per proseguire il 3 novembre con “Se la strada potesse parlare / If Beale Street Could Talk” (Berry Jenkins; USA, 2018), il 17 con “Fa la cosa giusta / Do the Right Thing” (Spike Lee; USA, 1989), il 12 gennaio con “Killer of Sheep” (Charles Burnett; USA, 1978)”, il 26 con “L’odio / La haine” (Mathieu Kassovitz; Francia, 1995) e infine il 16 febbraio con “I miserabili / Les misérables” (Ladj Ly; Francia, 2019).

Gradito ritorno invece per la sezione “Sguardi femminili“: si parte il 1° dicembre con “The Rider – Il sogno di un cowboy / The Rider” (Chloé Zhao; USA, 2017) e si prosegue la settimana successiva con “Ritratto della giovane in fiamme / Portrait de la jeune fille en feu” (Céline Sciamma; Francia, 2019). Il 19 gennaio tocca invece a “The Euphoria of Being” (Réka Szabó; Ungheria, 2019) e il 2 febbraio a “Dio è donna e si chiama Petrunya” (Teona Strugar Mitevska; Macedonia del Nord, Belgio, Francia, Croazia, Slovenia, 2019).

Per la serie “Ricorrenze“, il 24 novembre verranno ricordati i 75 anni dai bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki con il film “Hiroshima mon amour” (Alain Resnais; Francia, Giappone, 1959), mentre torna anche l’appuntamento con il cinema muto musicato dal vivo in sala con la sezione “Ritorno alle origini“: il cineforum propone il 15 dicembre la pellicola “Ricatto / Blackmail” (Alfred Hitchcock; UK, 1929). L’accompagnamento è a cura dei Radio Days, quintetto trentino specializzato nei cine concerti.

Spazio anche all’animazione con “Le avventure di Zarafa” (Rémi Bezançon, Jean-Christophe Lie; Francia, Belgio, 2012), in programma il 22 dicembre, e “Si alza il vento” (Hayao Miyazaki; Giappone, 2013), a tabellone il 9 febbraio.

Fra fine febbraio e inizio marzo, il cineforum presenta invece due film a tema carcerario, scelti in collaborazione con “Liberi da dentro”, progetto promosso dalla Scuola di Preparazione Sociale per far conoscere la realtà del carcere, delle pene e del loro effetto sulle persone. I titoli sono “La terra dell’abbastanza” (Damiano D’Innocenzo, Fabio D’Innocenzo; Italia, 2018), proiettato il 23 febbraio, e “Il più grande sogno” (Michele Vannucci; Italia, 2016), messo a calendario per il 2 marzo, per arrivare al finale di stagione che ci riporta al Trento Film Festival, con due proiezioni (il 9 e il 16 marzo) di avvicinamento all’edizione 2021.

Dietro la rassegna, come ogni anno, l’impegno di un gruppo di appassionati e appassionate coordinati da Miro Forti, master in Film and Philosophy al King’s College di Londra e insegnante di analisi e linguaggio cinematografico a Estro. Insieme a lui, cinefili e cinefile di grande esperienza come Katia MalatestaStefano Chiara Cont e Simone Semprini, che condurranno i momenti di dibattito alla fine delle proiezioni.

L’abbonamento per tutta la stagione (22 settimane) costa 55 euro. L’abbonamento per metà stagione (fino alla proiezione del 15 dicembre) costa invece 35 euro. Può essere acquistato presso il Teatro San Marco giovedì 1, venerdì 2, lunedì 5 e martedì 6 ottobre dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, oppure nei giorni di proiezione da 15 minuti prima dell’inizio. È possibile acquistare il biglietto per la singola proiezione al costo di 5 euro.

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