Gli ultimi dati trasmessi dall’Azienda sanitaria nella prima serata di oggi portano a 82 i casi complessivi di Covid-19 in Trentino, in genere asintomatici o con sintomi non gravi.
Tra i nuovi positivi sono 68 i lavoratori, in particolare 60 impiegati nella filiera delle carni, a cui si aggiungono altri 5 casi appartenenti al settore della raccolta e lavorazione della frutta, specifica la Provincia nella conferenza stampa indetta per fornire maggiori dettagli sulla situazione. La filiera delle carni – è stato sottolineato – costituisce un focolaio di contagio non per il tipo di prodotto lavorato ma per l’organizzazione delle diverse lavorazioni, in parte affidate ad aziende cooperative esterne, composte da persone che si frequentano molto anche all’esterno del luogo di lavoro.
Fra gli altri casi positivi di oggi ve ne sono alcuni che interessano i lavoratori impiegati nella raccolta, lavorazione e immagazzinamento delle mele e dell’uva, in gran provenienti da Romania e Bulgaria. Nei prossimi giorni, con l’intensificarsi delle attività nella filiera, è previsto l’arrivo di qualche migliaio di lavoratori, che saranno sottoposti, come noto, alla cosiddetta “quarantena attiva”: assimilati ai lavoratori essenziali, saranno sottoposti a tampone diagnostico ma potranno lavorare, rispettando le distanze fra di loro e rimanendo all’interno di gruppi numericamente limitati, di quattro persone, anche una volta terminata la giornata lavorativa. I 5 lavoratori risultati positivi oggi, su oltre un migliaio di lavoratori complessivamente testati, appartengono a questi gruppi e sono alle dirette dipendenze delle aziende agricole.
La raccomandazione dell’Azienda sanitaria è come sempre quella di osservare scrupolosamente le regole ben note, soprattutto per quanto riguarda il distanziamento sociale, al fine di continuare a gestire la “convivenza” con il virus svolgendo al tempo stesso una vita il più possibile normale. Per le persone risultate positive e che stanno osservando la quarantena sono stati ripristinati i servizi di assistenza già “rodati”, a partire da “Resta a casa, passo io”, per la fornitura dei generi alimentari.
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