Le distanze geografiche possono creare dei disagi per l’utenza e possono diventare un disincentivo ad effettuare la visita
Novantasei chilometri e mezzo, un'ora e mezza di macchina che diventano tre con i mezzi pubblici. Sono i chilometri e le ore che impiega una signora residente nella valle di Primiero o nel Vanoi per recarsi a Trento, a fare una mammografia. Se la signora in questione è di San Martino di Castrozza, Sagron Mis o di Caoria i tempi si allungano ancora di più.
L’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ha avviato da alcuni anni un programma di tutela della salute basato sullo screening mammografico, offerto a tutte le donne residenti in Provincia di Trento di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Ciascuna donna riceve ogni due anni una lettera personale che invita ad eseguire gratuitamente la mammografia (la lettera di invito ha valore di impegnativa). Prima la mammografia veniva fatta a Borgo Valsugana. Da quest’anno è stato deciso di garantire una migliore qualità diagnostica grazie all’uso della mammografia con tomosintesi, macchinario presente però solo a Trento.
Succede una volta ogni due anni, è vero. Ma questo non vuol dire che non sia un problema per le utenti del servizio. Lo spostamento da Borgo Valsugana a Trento ha creato dei disagi, tanto che alcune signore hanno deciso di rinunciare a fare l’esame.
Dal mese di giugno, però, andare a Trento per accedere allo screening mammografico non è più un problema grazie al servizio di trasporto attivato dalla LILT, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, in collaborazione con la Comunità di Primiero, l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari e gli autotrasportatori della zona. La delegazione Primiero-Vanoi della LILT, ha infatti deciso di proporre un nuovo servizio di accompagnamento a Trento per accedere allo screening mammografico.
“Il servizio nasce a fronte della nuova organizzazione del servizio sanitario che prevede appunto l’esecuzione dello screening mammografico gratuito al Centro per i Servizi Sanitari di Trento nel quale viene assicurato un esame approfondito grazie alla dotazione di macchinari di alta precisione”, spiega Teresa Gobber rappresentante della delegazione della LILT. “Le distanze geografiche possono creare dei disagi per l’utenza e possono diventare un disincentivo ad effettuare la visita. Visto il ruolo fondamentale della mammografia nella diagnosi precoce del tumore al seno è stato deciso di attivare questo servizio per favorirne l’adesione”.
Anche se le interessate fossero autonome nel raggiungere Trento, i promotori intendono stimolare la loro sensibilità affinché utilizzino questo servizio attivandolo così anche per chi non ha alternative per recarsi a Trento. Da un lato è stato attivato un servizio di trasporto, dall’altro è stato chiesto al Centro per i Servizi Sanitari di raggruppare gli appuntamenti delle residenti nelle Valli di Primiero e Vanoi nelle giornate di lunedì e martedì per favorire l’utilizzo del mezzo di trasporto comune.
Il servizio di trasporto è riservato alle donne che hanno ricevuto l’invito dell’APSS e prevede la disponibilità di un pullmino per raggiungere Trento con più facilità. Il costo è di 25 euro a persona e comprende il viaggio di andata e ritorno (e tempo di attesa per effettuare la visita).
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