Su proposta del vicepresidente e assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione, la Giunta provinciale ha approvato il documento di programmazione delle iniziative di sviluppo locale sostenibile e delle azioni per tutelare e gestire in modo conservativo le specie e gli habitat presenti.
Diventa così realtà il nuovo piano per la gestione della Rete di Riserve della Val di Sole, nata nel 2015, che ora si chiamerà “Parco Fluviale Alto Noce”. L’obiettivo è quello di promuovere e sostenere politiche di valorizzazione della biodiversità. Il piano punta peraltro a garantire una gestione unitaria e coordinata delle aree protette presenti, ad integrare politiche di conservazione e sviluppo socio economico, a sviluppare processi partecipativi e promuovere uno sviluppo sostenibile nel tempo dei territori oggetto di protezione e delle comunità che li hanno modellati.
Il piano, già approvato in sede preliminare dai soggetti che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa, ha avuto il parere positivo anche del Comitato scientifico delle aree protette, e prevede, tra le altre cose, anche il cambio di denominazione ufficiale da Rete di Riserve “Alto Noce” a “Parco Fluviale Alto Noce”, che comprende tutti i Comuni della Val di Sole, la Comunità, il Bim dell’Adige e le ASUC di Monclassico e Arnago.
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