Coronavirus, nuovo focolaio alla Furlani Carni di Trento

L’arcivescovo di Vienna ha invitato ad avere fiducia nella natura, nella scienza e nelle persone nel suo discorso di fine anno

Continua l’attività serrata di screening per l’individuazione dei contagi da Covid-19 in provincia di Trento, che attraverso i risultati di alcuni tamponi ha identificato un nuovo focolaio alla Furlani Carni di Trento.

Il tampone eseguito su due persone con sintomi ha accertato la positività dei soggetti e un successivo approfondimento ha consentito di individuare una serie di altri contagi nel luogo di lavoro. Sono stati quindi identificati 24 nuovi positivi, tutte persone sotto i 50 anni per lo più asintomatici o con sintomi lievi, mentre sono in corso un altro centinaio di tamponi.

“Chiediamo che si faccia un tracciamento scrupoloso dei contatti e si sottopongano a tampone tutti i lavoratori per circoscrivere in modo rapido il focolaio. Allo stesso tempo è necessario che Apss rafforzi i sistemi di controllo e monitoraggio in tutti contesti lavorativi e soprattutto in quelli più delicati come alimentare”, è la richiesta dei tre segretari dei sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, che denunciano: “Il settore della lavorazione delle carni è caratterizzato da pessime condizioni di lavoro, rese più semplici da appalti e sub-appalti all’interno di un’impresa. I lavoratori, il più delle volte giovani stranieri che non sempre conoscono l’italiano né contratti e diritti, dipendono da cooperative esterne che non sempre rispettano in modo scrupoloso le norme. Questo quadro rende più complesso monitorare le situazioni aziendali e venire a contatto con i lavoratori. In una fase sanitaria delicata come quella attuale la situazione si complica ulteriormente”.

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