Una “scandalosa proliferazione di casi di corruzione” nella gestione dell’emergenza da Covid-19, con un numero di casi che “dà l’idea delle dimensioni di un problema che investe, in modo scandaloso, la nostra società, le istituzioni dello Stato e i poveri del nostro popolo”. È la durissima presa di posizione della Conferenza episcopale ecuadoriana, in una lettera aperta del Consiglio di presidenza. I vescovi ecuadoriani prendono posizione dopo che nelle ultime settimane sono emersi gravi scandali di corruzione relativi alla gestione del Covid-19 e in particolare ai sovrapprezzi imposti nell’acquisto del materiale necessario per affrontare l’emergenza.
Sulla stessa lunghezza d’onda è il Gruppo Social Fepp – Fondo Ecuatoriano Populorum Progresso, che il 22 luglio ha festeggiato i 50 anni dalla fondazione e che in Trentino è conosciuto per la sua attività in campo sociale, economico, agricolo grazie all’associazione Pachamama Onlus.
Il Gruppo Social Fepp – che nel suo lavoro si ispira agli obiettivi della promozione globale dei settori popolari ecuadoriani, nello spirito del Vangelo e secondo la dottrina sociale della Chiesa cattolica – di fronte alla grave crisi sanitaria ed economica dell’Ecuador ha diffuso una nota dal titolo significativo: “Dobbiamo cambiare adesso!”, esprimendo indignazione per la crescente corruzione e per “le misure incoerenti e minacciose che vengono prese”.
La crisi sanitaria – l’Ecuador è il primo Paese latinoamericano dove si è manifestato il virus, tra marzo ed aprile – ha acuito la crisi economica, politica, sociale ed etica che già si viveva prima della pandemia, “come risultato dell’attuazione di un modello di sviluppo disumano, di orientamento capitalista-neoliberista”.
Come uscirne? La ricetta del Gruppo Social Fepp è una sola: abbracciando, subito, un nuovo modello di sviluppo che ponga “l’essere umano e la difesa della vita come valori centrali” e che “promuova la diversità, la giustizia sociale, la partecipazione, il rispetto, l’onestà, la cura della natura e della vita”.
Mentre le autorità statali portano avanti i loro programmi antipopolari, osserva il Gruppo Social Fepp, il Covid-19 continua a espandersi nelle province che finora erano state parzialmente risparmiate, sulla Sierra e nell’Amazzonia. In percentuale, l’Ecuador ha finora più vittime dell’Italia. E ogni giorno si denunciano casi di corruzione e peculato.
In tutto questo, il GSFepp continua a distribuire kit di generi alimentari, per l’igiene, di biosicurezza per i medici, in tutte le province. Ha risposto alle richieste di aiuto di tre ospedali popolari – Esperanza di Machala, Alli Causai di Ambato e OMG di Zumbahua, fornendo materiale come mascherine, guanti, camici, materiali per l’igiene, medicine. Il GSFepp è impegnato anche in azioni di informazione attraverso volantini per far conoscere gli aspetti di prevenzione e cura del coronavirus.
In azioni per stimolare la ripresa economica pur in questa difficilissima situazione sono attive alcune delle realtà più significative del GSFepp, attraverso le quali realizza il suo servizio a favore dei poveri, dei contadini, delle popolazioni indigene: il Banco Codesarrollo, con le sue filiali intensifica le azioni di microcredito verso le molte piccole e medie imprese che hanno problemi di credito e liquidità; la cooperativa Camari, che commercializza i prodotti di organizzazioni popolari e agricoltori sia sul mercato locale e nazionale, sia estero attraverso la rete del commercio equo e solidale in Europa, Nord America e Asia.
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