“Il mio sogno? Dare l’opportunità di partorire in casa”

Si tornerà indietro di qualche decennio, quando i primi vagiti dei neonati provenivano dalla stanza da letto di casa. E questo, non avverrà solo per necessità, soprattutto in quelle parti del Trentino dove i punti nascita stanno scomparendo, ma per una scelta più consapevole da parte delle donne in gravidanza. Ne è convinta Valentina Pozzer, giovane ostetrica di 24 anni laureatasi nel 2014, che da qualche giorno ha aperto l'ambulatorio ostetrico privato “Luna Nuova” a Rovereto, in Via Vittorio Veneto 4.

Un tentativo, il suo, di costruire una figura professionale privata e unica a Rovereto, ma anche una via per reagire davanti alla crisi occupazionale, soprattutto nel settore sanitario. “Ho già fatto alcuni tentativi per inserirmi all'interno dell'Azienda Sanitaria”, spiega Pozzero. “Ma spesso in ogni concorso mi trovo a competere con 800-900 candidate per uno-due posti disponibili”.

Alcune colleghe, spiega la giovane ostetrica, hanno scelto di emigrare all'Estero. “Io, invece, voglio provare a rimanere in Trentino perché mi piace l'idea di un servizio sul territorio e perché credo che ne stia nascendo la necessità”.

Valentina vuole provare a dare un'assistenza più personale a tutte le donne in gravidanza, fornendo tutte le informazioni e le cure necessarie, compresa la ginnastica pre-parto. Una fase molto delicata per le donne è anche quella che segue il parto. “Percepisco un forte desiderio delle donne di essere accompagnate e sostenute anche dopo la nascita del loro piccolo”, spiega Pozzer. “Per questo voglio provare ad offrire un'assistenza continuativa e domiciliare che spesso i consultori pubblici non possono garantire perché già sovraccarichi di lavoro”.

Con il nuovo ambulatorio ostetrico la giovane Pozzer non si propone solo di seguire le donne in gravidanza e le puerpere, ma anche le donne in menopausa – il 29 maggio prederà il via il primo ciclo di incontri (info: 340.6492249 ; valentina.pozzer@yahoo.it) – e quelle donne che hanno semplici disturbi ginecologici come l'incontinenza. Non sarà un servizio costoso e lontano dalle concrete possibilità economiche delle persone.

Il sogno più grande di Valentina è quello di offrire l’opportunità del parto in casa, come fanno già alcune ostetriche di un'associazione di Trento, “L'acqua che balla”, e quelle di un'associazione di Verona che copre anche il territorio dell'Alto Garda, “Mamaninfea”. “Il parto è un processo fisiologico e istintivo che può svolgersi tranquillamente in casa avendo cura di prendere tutte le precauzioni e di svolgerlo in completa sicurezza”, spiega Pozzer. “Partorire in casa è completamente diverso dal partorire in ospedale, l'esperienza è più serena e naturale”, conclude. “Per questo sogno di trovare presto alcune colleghe o un'equipe che possa aiutarmi a realizzare i parti in casa, per le tutte donne del territorio di Rovereto che ne faranno richiesta”.

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