Cerchi gli antenati? Ecco il sito nuovo

La Homepage del sito che ospita il database “Nati in Trentino”.

Da giovedì 25 giugno saranno stati in molti a cliccare con curiosità dentro il sito completamente rinnovato che ospita il database “Nati in Trentino”. Contiene i nominativi (relativi agli anni dal 1815 al 1923) di quasi un milione e 300 mila persone, a cui sono stati assegnati 20.951 cognomi, 5.327 nomi maschili, 5.306 nomi femminili ricavati dai registri dei battesimi delle parrocchie trentine.

L’ideazione del progetto si deve all’Archivio Diocesano Tridentino, impegnato ormai dai primi anni Novanta a soddisfare le domande degli emigrati, dapprima soprattutto alla ricerca delle origini dei loro antenati trentini, ed in seguito sempre più interessati ad avviare le pratiche per l’acquisizione della cittadinanza italiana.

Dalla prima messa online del database nel 2010, sostenuta finanziariamente dalla Provincia autonoma di Trento attraverso l’Ufficio Emigrazione, la curiosità per le ricerche genealogiche è andata sempre aumentando.

L’indice on line inoltre, fornendo un’enorme mole di dati, in questi anni è stato utilizzato non solo per la ricostruzione delle storie familiari, ma sempre più anche per scopi di ricerca da studiosi di varie discipline, dalla demografia all’onomastica, dalla genetica alla storia economica, dalla linguistica alla toponomastica: tutte discipline alla cui base ci sono le ricerche fatte sui registri parrocchiali, ricchissima fonte documentaria. Da giovedì 25 giugno gli utenti trovano online, all’ indirizzo www.natitrentino.mondotrentino.net, un nuovo sito che, oltre ad una grafica totalmente rinnovata, vede alcune importanti novità.

“Il sito – spiega la direttrice dell’Archivio diocesano Katia Pizzini – è finalmente ottimizzato per smartphone e tablet e quindi le ricerche sono molto più semplici e intuitive; inoltre è stato reso più facile l’accesso alla banca dati e più agevole il reperimento dei nominativi”.

Il sito è corredato anche da testi di approfondimento: si è dedicata una sezione ai registri mancanti, distrutti soprattutto durante la Prima guerra, in modo tale da comprendere più facilmente il motivo per il quale alcune ricerche non producono risultati. Infine viene facilitata la richiesta dei certificati anagrafici storici e la possibilità di aiutare a migliorare la qualità dei dati presenti: “È possibile comunicare direttamente con il personale dell’Archivio Diocesano, che augura a tutti buona navigazione”.

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