La storia passa dai registri

Concluso il lavoro di restauro dei registri delle otto parrocchie dell'Unità “Madonna di Loreto”, conservati ora nella canonica di Strigno

Tutti i registri parrocchiali ora sono conservati presso l'archivio della canonica a Strigno. C'è voluto tanto tempo, un lungo e minuzioso lavoro durato anni per sistemare e restaurare tutto il materiale esistente. Un intervento voluto da don Armando Alessandrini e curato dalla dottoressa Rosamaria Torghele.

“Gran parte del materiale era stato preso in mano già nel 2003-2004”, ricorda Rosamaria Torghele. “Ora si è concluso un lavoro di recupero che è stato ultimato negli ultimi anni e che ci ha permesso anche di riordinare e di sistemare in maniera organica la documentazione storica delle otto parrocchie dell'Unità Pastorale Madonna di Loreto”.

C'era tanta gente, venerdì scorso, alla presentazione nella sala incontri della canonica di Strigno. Don Armando Alessandrini a fare gli onori di casa e, con lui, i sindaci dei sette paesi coinvolti, i membri dei comitati parrocchiali e del Consiglio Pastorale, il decano don Daniele Morandini e i parroci del decanato Valsugana Orientale, Katia Pizzini dell'Archivio Diocesano e il responsabile dei beni Archivistici e Librari della Provincia Armando Tomasi.

Oggi i 139 registri sono tutti ospitati nella canonica di Strigno: arrivano da Agnedo, Bieno, Ivano Fracena, Samone, Scurelle, Spera, Strigno e Villa. “Quelli a cui abbiamo messo mano sono stati 33, gli altri erano già in buone condizioni”, commenta ancora Torghele. “Tutti i registri sono stati dotati di una sovracopertina, a risvolto o a scatola in base alla documentazione contenuta. Sono archiviati in base al contenuto e al periodo”.

Tra il 2013 ed il 2014 sono stati restaurati 5 registri di Agnedo, 10 di Bieno, 4 di Ivano Fracena, 9 di Spera, 2 di Strigno e 3 di Villa. Lavori realizzati in laboratorio. “Poi, dall'aprile del 2014 ci siamo dedicati al riordino ed alla sistemazione della documentazione storica”, prosegue Rosamaria Torghele. “Si tratta di diari delle messe, registri di cassa, atti visitali e quaderni redatti dai vari parroci. Ora il materiale è tutto raccolto in scatole o faldoni e depositato in canonica”.

L'archivio corrente dell'Unità Pastorale Madonna di Loreto si trova a Scurelle, quello storico ora è stato riunito a Strigno. Materiale non solo a valenza religiosa. Fino al 1923, infatti, i registri parrocchiali venivano utilizzati anche per lo stato civile, tanto che sul sito www.mondotrentino.net è possibile trovare i nomi di tutti i trentini nati tra il 1815 ed il 1923. Una ricca documentazione storica, spesso consultata per questioni legate alle richieste di cittadinanza, eredità o regolarizzazione di proprietà immobiliari, ricerche demografiche, sociali e sanitarie. Chiunque volesse accedere agli atti, una volta autorizzati dal parroco o da un suo delegato, ora ha a disposizione un catalogo che lo agevola nella ricerca della documentazione.

Peccato che diversi registri storici – è il caso ad esempio del comune di Samone – siano andati “persi” nel tempo a causa di incendi, guerre o altri eventi. Ma tutto quello che era possibile recuperare, restaurare e rimettere in ordine ora è stato raccolto. Un lavoro certosino, fortemente voluto da don Armando Alessandrini e dai suoi collaboratori. Per restituire alle otto parrocchie dell'Unità Pastorale della Madonna di Loreto una documentazione di assoluta importanza per la storia delle sette comunità di Bieno, Ivano Fracena, Samone, Scurelle, Spera, Strigno e Villa Agnedo.

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