L’evento è promosso dall’Unione Famiglie Trentine all’estero con la collaborazione del coro “La Valle” di Sover, diretto dal maestro Roberto Bazzanella, che allieterà la serata commemorativa con canti popolari. Questa iniziativa fa parte di un ampio progetto culturale promosso dal coro sul tema dell’emigrazione, che vuole rievocare un momento storico così significativo attraverso le immagini, le testimonianze e i racconti di chi lo ha vissuto, permettendo così di conservare traccia di un passato che ha contribuito a costruire l’identità di un luogo.
Oltre ad essere una nota formazione corale in val di Cembra, il coro “La Valle” è anche un gruppo folkloristico che fin dall’anno della sua fondazione nel 2003 si è impegnato nella divulgazione della storia della propria comunità portando un ricco repertorio di canti popolari nel mondo. Affascinanti e ricercati i costumi d’epoca con cui si esibiscono i coristi ad ogni concerto. La divisa è infatti una particolarità del gruppo.
Nel 2008, sulle tracce dello scultore cembrano Fiorenzo Bazzanella, sono arrivati in Brasile a Santa Catarina dove hanno instaurato forti legami con la comunità trentina locale. Nel 2011 il coro ha realizzato un progetto importante in Val Ridanna. Tra il 1870 e il 1950 infatti, presso le miniere Ridanna/Monteneve (“Sgnapèrg”) lavorarono ben duecento minatori cembrani. Grazie al contributo del coro “La Valle”, all’interno del Museo delle Miniere di Monteneve, sono conservati i nomi di tutti i minatori dei vari paesi cembrani occupati nelle miniere.
La collaborazione tra l’Unione Famiglie Trentine all’estero e il coro “La Valle” rispecchia l’intento dell’evento che è quello di “portare a conoscenza questa esperienza culturale e storica e significativa per aver creato una nuova rete di relazioni che unisce il trentino con il resto del mondo”. I racconti e le testimonianze da parte di ex emigranti tornati in val di Cembra, le illustrazioni curate dallo storico Roberto Bazzanella, alternate ai canti popolari proposti dal coro creeranno domani sera un’atmosfera suggestiva per rievocare una pagina di storia dell’emigrazione trentina e della Val di Cembra. Tanti tasselli importanti di un mosaico fatto di aneddoti, storie, ricordi che arricchiscono la memoria collettiva di una comunità.
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