Non è certo la classica cantina quella che, nella mattinata di ieri, ha accolto ben 1.216 bottiglie di quello che diventerà il Brezza Riva Riserva Blanc de Blancs.
Con una operazione spettacolare, la Cantina Riva del Garda le ha infatti collocate a 38 metri di profondità, nel fondale del Lago di Garda, dove le bottiglie saranno lasciate a riposare per i prossimi dodici mesi.
A occuparsi dell’immersione il Gruppo Sommozzatori di Riva del Garda, coadiuvati dai locali Vigili del Fuoco Volontari, che hanno così dato il via alla fase di maturazione delle bottiglie che rappresenteranno la punta di diamante della produzione della Cantina. Si tratta di uve Chardonnay che crescono in un prezioso vigneto collocato nell’Alto Tennese e condotto interamente in modo biologico, per una resa che non supera i 40 hl per ettaro. Quindi, ci si aspetta uno spumante con perlage fine e persistente che tra dodici mesi emergerà dal profondo del lago e consumerà la sua ultima fase di maturazione per ulteriori due anni, fino alla commercializzazione come Pas Dosè.
“A queste profondità, con una temperatura costante che oscilla in modo lento tra i 9 e i 13 gradi, in assenza di luce e rumori, le 1.216 bottiglie di Spumante Brezza Riva Riserva troveranno le migliori condizioni per una lenta e incessante maturazione”, ha spiegato Furio Battelini, enologo di Cantina Riva del Garda: “Sia la minore differenza tra pressione interna alle bottiglie – all’incirca 6 bar – e quella del lago – costante a quasi 5 bar – sia la quasi totale assenza di ossigeno, sono fattori che abbattono decisamente lo scambio gassoso esterno-interno, permettendo una maturazione più lenta“.
Condizioni uniche, che unite al dolce cullare delle correnti che impedirà il formarsi di depositi e stratificazioni all’interno delle bottiglie, arricchiranno ancora di più di profumi e struttura lo spumante, affidato così per 12 mesi alle affidabili acque del Lago di Garda.
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