Ma il progetto non si è fermato, portando all’arrivo di 18 profughi nella struttura ricettiva pinetana, e alla nascita di nuovi progetti d’accoglienza e sensibilità nella comunità locale, parrocchie e gruppi di volontariato. È stato dapprima il “Gruppo Giovani Pinè”, guidato dalla giovane assessora del comune di Bedollo Samantha Casagranda, a incontrare i coetanei africani in una serata conviviale, proponendo poi un incontro di riflessione con tutta la comunità.
In una serata dai toni sereni e collaborativi, sono intervenuti i tre giovani operatori del “Centro Astalli Trento” Noel, Gloria e Chiara, i quali, dopo un’introduzione generale sulla drammatica realtà dei rifugiati e richiedenti asilo – nel mondo sono oltre 40 milioni di cui solo il 6% passa per l’Italia -, hanno illustrato le prime azioni e gli interventi avviati nella “piccola comunità straniera” di Miola. Per i migranti è già avviato un primo corso d’italiano, a cui seguiranno delle lezioni sugli aspetti legali, sanitari, lavorativi e civili della loro permanenza in Italia (in attesa che la commissione di Verona decisa sul loro status di rifugiato politico), e in tanti hanno espresso la volontà di “dare una mano”.
Il benvenuto ufficiale ai 18 profughi è giunto giovedì scorso nella sala del consiglio comunale dove il sindaco Ugo Grisenti e il presidente dell’assemblea Alfonso Giovannini hanno espresso la volontà dell’amministrazione comunale di avviare la conoscenza reciproca ed il dialogo. Lo spunto per illustrare il territorio pinetano è stato offerto dal grande affresco posto sulla parete della sala consiliare che rappresenta il settore lavorativo, economico, culturale, turistico e sportivo del Pinetano.
Come confermato dal sindaco Grisenti, nei prossimi giorni saranno messe a punto altre azioni e momenti d’incontro, avviando con i profughi brevi tirocini lavorativi non stipendiati impegnandoli nella cura del verde, di orti o degli arredi pubblici. Alfonso Giovannini, ricordando la sua esperienza lavorativa in Svizzera, ha espresso l’augurio ai giovani stranieri di poter tradurre in realtà i loro sogni di vita.
_______________________________
Da dove vengono i 18 richiedenti asilo.
Lascia una recensione