L’assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola è stato attaccato a più riprese da operatori e gruppi di operatori, fino alla nascita proprio in Busa di un coordinamento tra albergatori il cui principale (se non unico) scopo era appunto battersi contro l’introduzione della tassa di soggiorno, fino a minacciare l’abbandono della locale Apt e il boicottaggio delle forniture trentine.
Toni duri che ultimamente sembrano essersi stemperati, complice anche la decisione della Provincia di rimandare a novembre l’applicazione della tassa, il che significa che per tutta la stagione primaverile, estiva ed autunnale, quella sostanziale sul Garda, la tassa non peserà sui conti degli alberghi.
Lo stesso Dallapiccola è stato così protagonista qualche sera fa a Riva di un partecipato incontro caratterizzato da toni inaspettatamente concilianti (da entrambe le parti). “Roma ci ha tagliato le risorse”, ha detto l’assessore provinciale alla platea rivana. “Noi abbiamo sopperito con alcuni tagli, compreso quello del turn-over del personale, ma non può bastare. Per questo, per far quadrare i conti, abbiamo iniziato a ragionare sulla tassa di soggiorno, ma con la chiara intenzione di mettere a disposizione del settore le risorse raccolte, mantenendo elevati gli standard della promozione turistica”.
In questa direzione va anche la creazione di “Trentino Marketing” mentre l’assessore invita gli operatori ad illustrare ai futuri ospiti, quando la tassa ci sarà, il suo utilizzo, finalizzato esclusivamente al miglioramento del territorio e alla volontà di far conoscere i nostri luoghi (o aspetti peculiari di essi) a sempre nuovi mercati in giro per il mondo. Alla serata hanno partecipato anche i sindaci di Brenzone e Magasa (Garda veronese e bresciano) portando la loro esperienza a tassa già introdotta.
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