Alla creazione di questo tipo di orto è finalizzato il corso “Con le mani nella terra – L’orto come sinergia tra uomo e natura”, promosso dall’associazione “Rastel” di Pergine. Un’esperienza, questa, già proposta – e recepita con successo – alla Proloco “Cà Comuna” di Meano lo scorso anno.
Dopo l’incontro teorico e di presentazione, svoltosi sabato scorso al Parco del Rastel, l’iniziativa entra nel vivo: sono previste infatti tre giornate pratiche, che si terranno sabato 7 marzo, sabato 11 aprile e sabato 23 maggio, tutte a partire dalle 9.30 fino alle 17 al Parco del Rastel.
Nel primo incontro, i partecipanti – fino ad un numero massimo di venti persone – si occuperanno del terreno, preparandolo ad accogliere l’orto; nella seconda giornata, invece, il gruppo lavorerà sulla coltivazione e sulla piantumazione; nella terza e ultima fase, infine, ci si occuperà della cura e della difesa dell’orto attraverso vari preparati.
Come ha ribadito nel corso della serata Stefano Delugan, agroecologo e vicepresidente dell’associazione “La Pimpinella” che si occupa di recupero e tutela della biodiversità agricola, quest’iniziativa si colloca all’interno di un piano più vasto, che è quello del progetto provinciale dell’“Orto in Rete” – nato l’anno scorso -, che coinvolge tutti i più di cinquanta orti sociali e solidali del Trentino. E sarà proprio il Parco del Rastel il luogo che, quest’anno, ospiterà il secondo incontro tra i referenti di questo particolare tipo di orti del Trentino.
Nella serata del 21 febbraio è stato presentato dal suo referente Alessandro Veneri anche un altro progetto, “Orto Sinergico Comunitario”, organizzato dal Piano Giovani di Zona di Pergine in collaborazione con l’Associazione “Amo”. L’iniziativa, rivolta ai giovani dai 15 ai 29 anni, si svolgerà nell’area del Parco Tre Castagni a partire dal mese di aprile, per concludersi a fine estate. “Lo scopo è soprattutto quello di creare un gruppo che si dia un obiettivo comunitario”, ha spiegato Alessandro Veneri. “Proprio per questo motivo, prima dell’inizio vero e proprio del progetto, sono previsti due giorni in malga per conoscersi meglio”.
A seguire, i preparativi dell’orto, che si svolgeranno due sabati al mese con la guida di Massimo Zaninelli (già occupatosi di orti sinergici in altri Piani Giovani di varie zone del Trentino), a cui si accosteranno, ogni due settimane circa, dei laboratori aperti anche a familiari ed amici dei partecipanti al corso.
Durante la serata Stefano Delugan ha analizzato la storia degli orti dal Medioevo a oggi, le varie tipologie di coltivazione, le origini e le idee dell’orto sinergico, i vari tipi di terreno, le consociazioni, le fasi lunari e la biodiversità. “Secondo natura” è stata la parola chiave dell’incontro: è necessario, infatti, è stato detto, ritornare padroni del proprio tempo, altrimenti tanto frenetico – ed osservare con attenzione gli avvenimenti naturali, perché l’orto sinergico richiede il rispetto della biodiversità, che ha come tempo proprio quello della natura.
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