La Giunta provinciale ha approvato oggi il piano, previsto dal cosiddetto “Decreto rilancio”, di potenziamento della rete ospedaliera provinciale.
La proposta dell’assessora alla salute e politiche sociali Stefania Segnana prevede, tra le altre cose, l’ampliamento a 78 posti per la terapia intensiva, in luogo degli attuali 32, con conseguenti nuove assunzioni di personale medico, infermieristico e tecnico, per una spesa prevista di 3,8 milioni di euro. Circa 16 milioni di euro saranno inoltre investiti nei conseguenti interventi di edilizia sanitaria e di acquisto degli automezzi, da suddividersi sui vari reparti e sulle varie tipologie di intervento (terapia intensiva, terapia semintensiva, separazione dei percorsi di accoglienza e ristrutturazione dei pronti soccorso, potenziamento della rete di Trentino Emergenza).
Gli interventi di potenziamento dei posti per terapia intensiva e semintensiva riguarderanno gli ospedali di Trento, Rovereto, Cles e Arco. Per quanto riguarda gli interventi nei diversi Pronto soccorso provinciali – a Trento, Rovereto, Cles, Arco e Cavalese – non sono previste significative variazioni del modello assistenziale ma variazioni organizzative collegate alla riorganizzazione dei flussi dei pazienti, con la realizzazione di percorsi separati e aree “filtro” per la gestione di pazienti con patologie infettive trasmissibili.
“Si tratta di un passaggio importante per la nostra rete ospedaliera che vede non solo una riorganizzazione strutturale ma anche organizzativa, per affrontare un eventuale ritorno del contagio, che ovviamente nessuno si augura”, ha commentato l’assessora Segnana, il cui progetto ora dovrà essere approvato, entro i prossimi 30 giorni, dal Ministero per la salute.
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