Un progetto a distanza che affronta l’emergenza sanitaria e la crisi climatica. Promosso dall‘associazione Viração&Jangada e co-finanziato dal Servizio alle Attività Internazionali e alla Cooperazione allo Sviluppo della Provincia Autonoma di Trento, lo ha realizzato il liceo Rosmini di Trento.
“Scuola di Cittadinanza per Adolescenti”, questo il titolo del progetto, in tempi di didattica a distanza, è approdato al “Rosmini” di Trento coinvolgendo le classi seconde del Liceo Economico-Sociale. I temi trattati e scelti dagli studenti partecipanti sono stati l’emergenza sanitaria e climatica. Il percorso si è concentrato nello specifico su 5 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: ridurre le disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, agire per il clima, la vita sulla terra.
Nonostante l’isolamento e il distanziamento sociale, il progetto è stato realizzato con laboratori online e attività di gruppo e individuali. Gli studenti poi hanno prodotto testi rap sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e manifesti pubblicitari, volti a sensibilizzare i loro coetanei.
Ilaria Pasqualini, docente di Religione e promotrice del progetto nella scuola insieme alle colleghe di Lettere Antonella Corradini e Paola Babetto, ha evidenziato come i ragazzi abbiano mostrato fin da subito un grande interesse per la proposta, comprendendo che vivere come cittadini consapevoli e responsabili non solo è possibile, ma può essere di grande aiuto per la sopravvivenza del nostro pianeta.
“Mi sono ripromesso che tenterò di informarmi il più possibile da qui in avanti”, le parole di Lorenzo Di Girolamo (2EA). “Il messaggio che porterò con me per vivere come cittadino consapevole e responsabile è questo: più sai e più sei”. Gli fanno eco le parole di Alice Boneccher (2EB), secondo la quale, “questi progetti sono molto utili per sensibilizzare gli studenti, perché conoscere aiuta a comprendere il nostro futuro e a renderlo migliore”.
Per Simone Zimmari (2EA) “ogni piccolo gesto può cambiare l’ecosistema mondiale e che se non rimediamo in fretta ci saranno dei danni irreversibili”, Aurora Mazzurana (2EB) guarda al bicchere mezzo pieno, perché “nonostante tutto, l’uomo un po’ alla volta può farcela, se ognuno farà la propria parte”. Tra gli altri commenti anche quello di Stefania Giuliani che ha parlato di “un progetto dalla grande carica innovativa” che “ci ha coinvolti anche a distanza grazie ai lavori proposti e alla disponibilità degli organizzatori”.
Le diverse attività di formazione sono state guidate dal team di Viração&Jangada (composto dal giornalista Paulo Lima e dalle educatrici Giulia De Paoli e Valentina Dapor) e arricchite dal prezioso intervento di Roberto Barbiero, coordinatore del Tavolo provinciale di coordinamento e di azione sui cambiamenti climatici.
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