Per questa concreta solidarietà vennero arrestati e condotti prigionieri nel campo di concentramento di Melk, sottocampo del lager di Mauthausen: Adamello vi giunse nel novembre del 1944 e morì il 12 febbraio 1945. Giacomo, secondo un certificato redatto dalla Croce Rossa, morì poco meno di un mese prima, il 17 gennaio 1945. Il loro sacrificio, dal 2007, è ricordato da due targhe affisse assieme a tante altre nei pressi del sottocampo che gli studenti, dopo aver ascoltato le testimonianze del figlio di Giacomo Spada, Anselmo, e dai parenti di Adamello Collini, hanno potuto visitare assieme all’abbazia di Melk.
A fare da guida Bertha Plak, anziana custode, che con grande umanità, da nove anni, illustra agli studenti rendeneri questo luogo di cui resta solamente un locale e un forno crematorio, mentre tutto il resto venne distrutto per cancellare le tracce di quanto veniva commesso.
Il giorno successivo, a Mauthausen, gli studenti hanno avuto come collaudata guida Casimir Paltinger che ha illustrato questa cittadella della morte che sorge su un promontorio ben visibile. Un altro luogo visitato è stato il castello di Hartheim, dove durante il periodo di apertura dei campi di concentramento nazisti, vennero uccise migliaia di persone con disabilità nella cosiddetta “Operazione eutanasia”.
“Un viaggio di semina”, lo hanno definito al ritorno alcuni insegnati e organizzatori. “I giovani devono essere portati a riflettere. Questo viaggio impegnativo resta un’esperienza indimenticabile e formativa anche a distanza di tempo, come ricordano i giovani che hanno partecipano alle prime edizioni”.
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